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Convenzione Regione -Trenitalia per trasporto gratuito bici: la denuncia delle associazioni

L’Aquila. Sembra non piacere proprio a nessuno la convenzione tra Trenitalia e Regione, inserita all’interno della Delibera di Giunta Regionale n.360 del 6 maggio scorso, che dovrebbe regolare il trasporto gratuito delle biciclette sui treni regionali.

Dopo la politica, associazioni ambientaliste e di cicloamatori sottolineano infatti come il contratto di servizio sia totalmente a favore di Trenitalia, non prevedendo alcun obbligo per la società di trasporto ponendo, invece, numerose limitazioni per il trasporto gratuito delle biciclette sui treni regionali.
“Le condizioni inserite all’interno del contratto – si legge in una nota inviata alla Regione – risultano particolarmente penalizzanti per chi volesse usufruire del servizio e rischiano di farlo diventare inefficace se non addirittura inutile”.
Le associazioni sottolineano di aver inviato alla Regione analoghi contratti stipulati da altre realtà territoriali, dove erano previsti precisi obblighi per Trenitalia e non erano riportate tutte le limitazioni inserite nella convenzione abruzzese, ma, visti i risultati, gli uffici regionali non ne hanno tenuto conto.
“Nulla si dice in convenzione – ribadiscono le associazioni – sugli obblighi in capo a Trenitalia relativamente al miglioramento del servizio, come, ad esempio: obbligo di annunciare, nelle stazioni, l’arrivo del convoglio abilitato al trasporto gratuito delle biciclette; indicazione, negli orari e negli annunci fonici, delle carrozze dove è possibile caricare le biciclette; predisposizione di un numero adeguato di treni idonei al trasporto delle biciclette; adeguamento delle stazioni ferroviarie con cicloparcheggi, canaline e ascensori per superare i sottopassi, servizi dedicati ai ciclisti, ecc”.
La nota si conclude evidenziando anche che il costo previsto dal servizio, 30.000 euro, è pari al triplo di quanto pagato annualmente dalla limitrofa Regione Marche. “Con tale somma – affermano le associazioni – si potrebbe garantire il servizio per almeno tre anni, prevedendo un rinnovo tacito previo stanziamento delle somme nelle successive finanziarie”.
In conclusione sembra che l’accordo, tanto auspicato dai ciclisti e dagli operatori turistici, si stia rivelando un pasticcio. “Non resta che aspettare la risposta della Regione – concludono le associazioni -, sperando che tenga conto delle criticità elencate da chi, in bicicletta, ci va davvero!!!”.