Per la prima volta, il 26 e il 27 maggio si voterà con la differenza di genere. Ma…quanti ne sono a conoscenza? “Nessuno lo sa e nessuno ne parla”, secondo la presidente della Centro Pari Opportunità (Cpo) Teramo, Desireè Del Giovine, e la consigliera di parità, Anna Pompilii, che questa mattina, a Teramo, hanno spiegato le novità introdotte dalla legge 215 del 2012 in materia elettorale.
“Nelle liste nessuno dei due sessi puó essere rappresentato in misura superiore ai due terzi e, cosa ancora più importante, l’elettore, nella scheda, potrà indicare due nomi: quello di un candidato maschile e quello di una candidata femminile” hanno affermato ricordando che con questa legge si passa dal principio di ‘promuovere’ la presenza di ambedue i sessi negli enti elettivi a quella di “garantirla” e questo perchè pochissimi enti locali hanno posto in essere le politica di pari opportunità indicate dalle norme e, cio, evidentemente, proprio perché la maggior parte dei politici è di sesso maschile e una riserva alle donne riduce i loro spazi”. Anche i componenti delle future Giunte dovranno essere nominati dai Sindaci “nel rispetto delle pari opportunità garantendo la presenza di entrambi i sessi”. Non più un’opzione, quindi, che deve essere recepita anche nei regolamenti e negli Statuti degli enti locali. Una novità significativa riguarda anche la par condicio televisiva: gli organi di informazione, negli spazi riservati alla campagna elettorale, devono tener ben conto della rappresentanza di genere avendo cura di avere candidati di tutti e due i sessi.