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Ucciso un lupo nel Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise

Ennesima uccisione, all’interno dell’area del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, di un lupo ad opera di bracconieri senza scrupoli. La carcassa di uno splendido lupo è stato rinvenuto la sera di sabato 23 marzo dagli Agenti della Forestale e dalle Guardie del Parco, dietro segnalazione di un cittadino, lungo la strada che conduce a San Michele a Foce, in comune di Castel San Vincenzo,  versante molisano del Parco, nell’Area contigua.

Il lupo, all’esame del Servizio Veterinario del Parco, di età apparente di 3-4 anni e del peso di 30 kg,  in perfette condizioni fisiche, presentava un buco trapassante a livello del costato, tipico di un colpo di arma da fuoco, con cui è stato ucciso.
“Continua così – dichiara il Parco in una nota – quello che è ormai chiaramente individuabile come un vero e proprio assalto al Parco attraverso  questi brutali atti di bracconaggio, di cui ne sta  facendo le spese  il Lupo, oggetto di queste attenzioni delinquenziali, specie negli ultimi mesi, anche in altre aree protette italiane. Ma sono il nostro Parco e le sue aree contigue oggetto di particolare “attenzione” da parte di bracconieri e delinquenti. Colpire il nostro Parco, verosimilmente non è casuale, in considerazione dell’amplificazione che  la notizia ha sui mezzi di informazione, così da veicolare queste azioni brutali frutto anche di un involuzione culturale che caratterizza questi nostri tempi di crisi”.

L’Ente Parco, già dai  precedenti casi di abbattimento di lupi dei mesi scorsi, sta cercando di coinvolgere in questa situazione tutte le altre istituzioni interessate e le diverse forze dell’ordine perché lo affianchino nel controllo del territorio e nel far rispettare le norme e i regolamenti di tutela dell’area protetta, anche per ambiti riguardanti altre attività impattanti e/o abusive, allo scopo di rompere un  incredibile “accerchiamento”, contro il quale, da solo, nonostante l’impegno continuo dei suoi servizi,  potrebbe non riuscire a spuntarla.