Il contrasto all’evasione fiscale, nelle sue molteplici e sempre più insidiose manifestazioni, anche nel 2012 ha costituito l’obiettivo primario dell’attività della Guardia di Finanza abruzzese, che ha impegnato le proprie risorse, nello specifico comparto, su tre fronti: quello delle frodi fiscali, quello inerente la lotta all’evasione fiscale (anche con riferimento all’evasione internazionale) e quello riguardante l’economia sommersa.
La base imponibile sottratta a tassazione ammonta a 370.000.000 euro rilevata attraverso l’esecuzione complessivamente di 2.300 verifiche e controlli fiscali che hanno consentito, altresì, di constatare circa 56.000.000 euro di Imposta sul valore aggiunto sottratta alle casse erariali.
Sono 174 i denunciati per reati e frodi fiscali: di questi, tra l’altro, 25 per aver utilizzato o emesso fatture per operazioni inesistenti, 61 per omessa dichiarazione dei redditi, 35 per distruzione o occultamento della contabilità, 17 per mancato versamento dell’IVA.
Particolare attenzione è stata posta alla lotta al sommerso d’azienda, fenomeno che si concretizza nella totale sottrazione all’obbligo di presentazione delle dichiarazioni annuali ai fini delle imposte sui redditi e dell’I.V.A., od anche nell’occultamento del 50% dei propri ricavi e compensi.
La specifica attività ha portato all’individuazione di 171 evasori totali e 42 evasori paratotali che hanno sottratto al fisco complessivamente ricavi conseguiti per circa 300.000.000 euro.
Le corrispondenti violazioni in materia di Imposta sul valore aggiunto sono state quantificate in circa 39.000.000 euro.
L’attività di accertamento nel comparto del “lavoro” ha portato alla scoperta di 425 posizioni non in regola, delle quali 346 completamente in nero.
Questi, in sintesi, i dati forniti dal Comandante Regionale Abruzzo della Guardia di Finanza, il Generale Francesco Attardi in occasione della presentazione dei risultati conseguiti nell’anno 2012.
“La lotta all’evasione – ha sottolineato il Generale Attardi – deriva da una scrupolosa attività investigativa che, anche attraverso azioni che hanno suscitato interesse nell’opinione pubblica, come i controlli sul corretto rilascio degli scontrini e ricevute fiscali, ha voluto modificare il comportamento della collettività indirizzandola verso un maggiore senso civico anche in virtù di quella equità fiscale che l’azione della Guardia di Finanza contribuisce a perseguire in aderenza alle linee guida fissate dall’Organo di Governo”.
Circa 7.000 sono stati i controlli sul corretto rilascio degli scontrini e delle ricevute fiscali e ben 2.200 i soggetti verbalizzati per il mancato rilascio della certificazione fiscale pari al 32% dei controlli: un commerciate su tre.
Un comportamento in pratica risultato essere “trasversale” per le varie categorie commerciali e che ha comportato 120 proposte di chiusura di esercizi pubblici di cui già 65 eseguite. L’analisi non migliora, secondo l’Ufficiale, se ci si riferisce alla categoria dei professionisti dove si annidano sacche consistenti di evasione. Infatti nel 2012 su 53 controlli fiscali nei confronti di professionisti sono stati recuperati a tassazione redditi per ben 18.000.000 euro ed un IVA dovuta di 1.000.000 euro e non versata per 133.000 euro.
Importante anche l’attività svolta per il controllo del territorio a terra, dove le pattuglie in servizio di “117”, su circa 2000 controlli hanno identificato 553 veicoli di grande cilindrata e in mare 47 natanti. Tali dati, immessi in specifiche banche dati, consentiranno la verifica della effettiva capacità contributiva dei relativi intestatari, non escludendo l’individuazione di ulteriori nicchie di evasione, a ristoro dei più, che dichiarando onestamente e regolarmente le proprie entrate, si vedono gravati da quella pressione fiscale che sfiora soltanto coloro che possiedono beni di lusso e dichiarano redditi irrisori.
A proposito di “117”, sono state 1900 nel corso del 2012 le chiamate al numero di pubblica utilità da parte dei cittadini che, lamentandosi di comportamenti disonesti hanno dimostrato una rinnovata coscienza sociale ed un ritrovato senso di legalità “economica”. Un sensibile aumento, in misura pari a circa il 52%, hanno avuto le segnalazione pervenute nell’anno appena concluso: 1900 contro le 990 del 2011.
Ma l’azione svolta dai Reparti del Comando Regionale Abruzzo nel corso dell’anno appena trascorso è stata indirizzata anche alla lotta all’evasione fiscale internazionale con l’obiettivo di snidare le società esterovestite localizzate in paesi a fiscalità privilegiata, “paradisi fiscali” nonché ai fenomeni elusivi nazionali. Il Generale Attardi ha fornito un dato allarmante per l’Abruzzo. Il fenomeno evasivo nello specifico comparto ha registrato un incremento di base imponibile sottratta all’imposizione, rispetto al 2011, di circa il 25%. Ammontano a circa 22.000.000 euro i capitali nascosti al fisco italiano, individuati grazie alle metodologie investigative esclusive del Corpo.
Da ultimo il Comandante Regionale Abruzzo ha evidenziato anche la particolare attenzione posta alla “qualità degli interventi”, finalizzata a tradurre le attività ispettive in un effettivo recupero d’imposta non solo mediante lo sviluppo di sempre più affinate ed appropriate attività di intelligence ma anche attraverso il sistematico ricorso a strumenti cautelari di natura reale indirizzati all’aggressione dei patrimoni illeciti accumulati dai responsabili dei reati tributari.
Al riguardo le Fiamme Gialle abruzzesi hanno eseguito, nel 2012, sequestri preventivi finalizzati alla confisca per equivalente, con il sistematico interessamento dell’Autorità Giudiziaria ordinaria, per un valore di circa 5.000.000 euro, 4 autoveicoli, 216 unità abitative, 2 unità commerciali, 12 unità a destinazioni particolari, 87 terreni per destinazione e 32.626mq di terreni per qualità.
Anche per 2013 la Guardia di Finanza concentrerà le proprie risorse operative nella tutela dell’economia e del corretto funzionamento delle regole di mercato, puntando a recuperare le risorse sottratte al bilancio dello Stato, dell’Unione Europea, delle Regioni e degli Enti Locali.
L’attività, che come sempre avrà connotati tipicamente e prettamente investigativi, verterà essenzialmente sul consolidamento ed il rafforzamento all’evasione ed all’elusione fiscale con particolare riguardo non solo ai “grandi fenomeni evasivi” quali l’economia sommersa, le frodi I.V.A., l’evasione fiscale internazionale e quella collegata ad altri illeciti economico-finanziari., ma anche ai “fenomeni evasivi di massa” quali ad esempio l’omesso rilascio di scontrini e ricevute fiscali.
Di fondamentale importanza sarà proseguire il percorso di miglioramento qualitativo della lotta all’evasione, al fine di assicurare una sempre maggiore concretezza all’azione ispettiva. E ciò, anche attraverso una sistematica aggressione ai patrimoni illeciti accumulati.
Il tutto a beneficio e tutela, non solo delle casse erariali, ma anche dell’economia “sana” da quanti ricorrono a pratiche di concorrenza sleale e dell’intera collettività, beneficiaria prima del corretto reimpiego delle risorse sottratte dall’evasione.
L’azione delle Fiamme Gialle Abruzzesi proseguirà, inoltre, per il 2013 a diffondere la cultura della legalità attraverso la lotta all’evasione ed alla criminalità economico-finanziaria essenziale per la tutela della finanza pubblica.
Infatti il rispetto delle regole, il perseguimento di una maggiore equità fiscale, in aderenza al dettato Costituzionale dell’articolo 53 secondo il quale “tutti sono tenuti a concorrere alle spese pubbliche in ragione della loro capacità contributiva”, sono i fondamenti per consentire al Pese di riprendere il cammino verso quella “crescita” che può essere ostacolata solo da quei comportamenti illeciti nei confronti dei quali l’azione preventiva e repressiva del Corpo quotidianamente è indirizzata.
La strategia d’intervento del Comando Regionale Abruzzo della Guardia di Finanza nei settori della spesa pubblica, delle frodi comunitarie e nazionali nonché della criminalità organizzata è consistito nella capacità di affrontare i diversi illeciti fenomeni facendo attenzione ai molteplici interessi messi in pericolo e ponendo in essere piani operativi tali da poter affrontare in maniera trasversale tutte le possibili connessioni economico-finanziario compresi i legami con la criminalità in modo da valorizzare al massimo gli strumenti investigativi e normativi mediante un approccio di polizia finalizzato a colpire, nella loro globalità, tutti i comportamenti illeciti che si caratterizzano per la capacità di mettere a rischio gli interessi economici e finanziari nazionali e comunitari.
Nel contrasto alle frodi comunitarie è stato rafforzato, anche in considerazione della situazione economica europea e nazionale, l’impegno dei Reparti in funzione anticrisi attenzionando le erogazioni di risorse della Comunità Europea secondo le finalità dei fondi erogati.
Nell’ambito dei controlli in materia di incentivi nazionali alle attività produttive ed alle misure a sostegno del reddito l’azione, per quanto attiene il primo aspetto, finalizzata alla tutela delle uscite di bilancio, è stata indirizzata alla verifica della corretta percezione dei finanziamenti provenienti dalla Legge n. 488/1992 nonché in materia di aiuti all’imprenditoria, alle agevolazioni per programmi di innovazione tecnologica.
In relazione al secondo aspetto sono stati effettuati controlli in materia di “prestazioni sociali agevolate” al fine di individuare possibili illeciti provenienti da indebite percezioni agevolazioni o contributi erogati a soggetti che attestando falsamente condizioni economiche disagiate percepiscono benefici a danno di cittadini effettivamente bisognosi.
Questa la linea strategica illustrata dal Comandante Regionale Abruzzo della Guardia di Finanza, il Generale Francesco Attardi, che ha anche snocciolato i significativi risultati ottenuti dalle Fiamme Gialle Abruzzesi. Ammontano a 18.000.000euro i finanziamenti comunitari e nazionali indebitamente percepiti mentre sono stati scoperti prima dell’erogazione e bloccati finanziamenti per 11.000.000 euro con la denuncia di 400 persone.
Sono 40.000.000 gli euro per danni erariali segnalati alla Corte dei Conti di L’Aquila mentre sono 120 i soggetti verbalizzati. Importante, in tale contesto, ha sottolineato l’Ufficiale, la collaborazione del Corpo con la Procura Regionale della Corte dei Conti per la scoperta di sprechi, inefficienze e truffe a danno dei bilanci pubblici.
L’approccio all’attività investigativa operata nel settore delle frodi ha anche permesso di effettuare il sequestro per equivalente di 6 unità abitative, 1.240mq di terreni, quote societarie per oltre 5.000 euro, depositi bancari per 120.000euro, moneta circolante per 260.000 euro e 3 autoveicoli.
Le frodi comunitarie riguardano principalmente I fondi strutturali con particolare riferimento agli aiuti all’agricoltura mentre nel settore delle frodi a carico del bilancio nazionale e/o locale le fattispecie emerse riguardano principalmente l’indebito ottenimento di contributi per lo sviluppo di impresa, le indebite percezioni di provvidenze previste per il ripristino dell’agibilità di abitazioni danneggiate dal sisma, indebite percezioni per indennità di disoccupazione e per corsi di formazione.
Il Comandante Regionale ha, inoltre voluto sottolineare l’azione della Reparto Operativo Aeronavale di Pescara che, con la componente navale, ha intrapreso una penetrante attività investigativa a tutela dei finanziamenti erogati dal Fondo Europeo per la Pesca (FEP) con riguardo alle frodi connesse ai lavori finanziati (sostituzione dei motori o parti costituenti dotazioni di bordo ecc.).
Nell’area delle prestazioni sociali agevolate sono state eseguite 335 verifiche concernenti le varie tipologie di contributi correlati all’evento sismico, (autonoma sistemazione, indennizzo ai titolari di attività produttive danneggiate, etc.), alle tasse scolastiche e/o universitarie ecc., che hanno consentito di scovare 125 “falsi poveri” ed accertare indebite percezioni per oltre 700.000 euro.
L’azione delle Fiamme Gialle Abruzzesi a tutela della spesa pubblica, evidenzia il Comandante Regionale, è stata inoltre indirizzata anche alla scoperta dei “furbetti”. E’ il caso dei falsi cechi, scoperti nel chietino e teramano, che risultavano percettori di pensioni ed indennità erogate dall’INPS perché affetti da cecità assoluta ma che svolgevano tutti gli atti della vita quotidiana senza evidenziare alcuna menomazione visiva.
Indagini sono state svolte in materia di Spesa previdenziale per pensioni di anzianità o vecchiaia erogate dall’INPS e/o dall’ex INPDAP a favore di persone decedute al fine di individuare parenti che ancora percepiscono illecitamente le indennità dei defunti. L’attività ha consentito nel 2012 di denunciare 70 soggetti Autorità Giudiziaria, di recuperare indennità illecitamente percepite pari ad 1.400.000 euro e di sottoporre a misure cautelari patrimoniali (sequestro per equivalente) 2 immobili e 7 rapporti bancari per oltre 100.000 euro.
Sul fronte della spesa sanitaria sono state effettuate mirate attività investigative nei settori più a rischio di truffa quali le false attestazioni per l’esonero dal “ticket”, l’assistenza sanitaria a soggetti defunti anche con la compiacenza dei medici di base, le indebite percezioni di indennità di accompagnamento, gli indebiti guadagni conseguiti per il trasporto di malati. L’attività consistita nella verbalizzazione di circa 100 soggetti ha anche consentito di accertare frodi al comparto sanità per circa 300.000 euro
Il Generale Attardi ha sottolineato che l’aspetto operativo è stato correlato con quello organizzativo investendo tutti gli attori interessati al buon andamento della finanza pubblica. Sono stati intensificati i rapporti con gli Organi di gestione della spesa con particolare riguardo alla Regione Abruzzo ed alle Provincie abruzzesi al fine di acquisire, accrescere la qualità degli elementi informativi utili per l’azione dei Reparti del Comando Regionale Abruzzo verso obiettivi più remunerativi.
In tale contesto, di notevole importanza sono i protocolli d’intesa siglati con le Autorità regionali e locali per un flusso di informazioni il più omogeneo possibile e riguardante i percettori di finanziamenti pubblici.
In merito al contrasto alla criminalità organizzata 193 sono stati gli accertamenti antimafia svolti nel 2012 nei confronti di persone fisiche e giuridiche con un recupero di ricchezze illecitamente accumulate per circa 22.000.000 di euro.
Sono stati sequestrati beni mobili, beni immobili, disponibilità finanziarie, quote societarie e titoli per un valore di 10.100.000 euro.
Le proposte di sequestro sono risultare essere pari a 8.700.000 euro, mentre sono stati confiscati beni per 3.200.000 euro.
La lotta alla criminalità si è estrinsecata attraverso azioni contro il riciclaggio e il reinvestimento del denaro sporco dove le indagini d’iniziative o delegate dall’Autorità Giudiziaria hanno consentito di verbalizzare 94 persone di cui 26 denunciate all’Autorità Giudiziaria Circa 20.000.000 di euro sono i sequestri patrimoniali effettuati mentre il riciclaggio accertato è stato di 38.000.000 di euro. Attività frutto di analisi pre-investigativa riguardante 527 segnalazioni sospette pervenute dall’Unità di informazione finanziaria attraverso il Nucleo Speciale di Polizia Valutaria. Di queste oltre il 41% ha richiesto approfondimenti d’indagine.
L’azione è proseguita attraverso la lotta alla circolazione del denaro, dove sono state accertate violazioni alla disciplina valutaria per oltre 11 milioni di euro con la costatazione di 70 infrazioni e la verbalizzazione di 91 persone.
Infatti, il contante rimane il pericolo principale attraverso cui si realizzano investimenti illeciti. Un vero e proprio circuito vizioso che alimenta settori criminali quali l’usura e il traffico di sostanze stupefacenti.
In quest’ultimo settore nel 2012 la Guardia di Finanza in Abruzzo ha denunciato 359 persone di cui 34 tratte in arresto e sequestrato circa 24 kg di sostanze stupefacenti (in prevalenza eroina, cocaina, hashish e marjuana).
Il contrasto alla criminalità è proseguita sul fronte del contrabbando dove il Comando Regionale Abruzzo ha conseguito un brillante risultato frutto di un’attività investigativa riguardanti le vendite illegali di tabacco sul web, con il sequestro di 400 tonnellate circa ammonta la merce sequestrata, 5 le persone denunciate all’ Autorità Giudiziaria di cui 2 in stato di arresto.
Usura, contraffazione, giochi e scommesse, tutela ambiente sono gli altri settori dove è vigile l’attività della Guardia di Finanza in Abruzzo.
Nel settore settore dei giochi e scommesse, che costituisce una notevolissima fonte di entrate, è stata posta in essere una incisiva e capillare attività di controllo specie in materia di videogiochi al fine di riscontrare non solo la regolarità di comunicazione dei dati sulle giocate e quindi il relativo prelievo erariale ma anche allo scopo di tutelare i minori che spesso vengono attratti dai videogiochi e dove gestori irresponsabili permettono loro di giocare con grave danno alla salute.
A seguito di tali controlli, sono stati sequestrati oltre 100 apparecchi tra videopoker, video-games, e slot machine, che presentavano alterazioni nei relativi software o non erano collegati alla rete di trasmissione dati, nonché denunciati 12 soggetti.
Anche la lotta alla contraffazione ha consentito di conseguire brillanti risultati. Sono stati circa 4.200.000 i generi contraffatti sequestrati, a tutela dell’economia legale e della salute dei consumatori.
Nel settore dell’usura, infine, sono stati denunciati 5 soggetti che svolgevano opera di strozzinaggio. In tale contesto il Generale Attardi ritiene sia necessario e fondamentale il contributo di tutti coloro che si trovano nelle condizioni di essere usurati per effettuare una più incisiva e penetrante repressione del fenomeno.
Una particolare menzione al Soccorso Alpino della Guardia di Finanza – SAGF – . Le Stazioni presenti sul territorio abruzzese di L’Aquila e Roccaraso sono state potenziate in termini di risorse umane e mezzi per rendere più sicuro e rapido gli interventi di soccorso che sono stati 500 con un aumento del 60% rispetto al 2011. Le persone soccorse. 450 con in incremento del 66% . Purtroppo 2 sono state le salme recuperate. Tali attività hanno permesso, unitamente agli altri Enti civili interessati di salvare numerose vite umane.
L’opera di solidarietà umana, svolta negli anni dai Finanzieri del Soccorso Alpino, spesso a rischio della propria vita ed in condizioni ambientali avverse, ha riscosso apprezzamenti nel mondo alpinistico, meritando il plauso delle autorità.
I militari delle Stazioni svolgono quotidianamente la loro opera non solo sulle montagne abruzzesi ma la loro opera si spinge anche sull’appennino tosco-emiliano e su quello calabro lucano a dimostrazione dell’alta professionalità raggiunta, dell’abnegazione e dello spirito di sacrificio che contraddistingue la gente di montagna.
Anche nel 2013 la Guardia di Finanza perseguirà sistematicamente e con tenacia il fenomeno degli illeciti impieghi di risorse pubbliche che, insieme all’azione di contrasto all’evasione, rappresenta l’altra priorità operativa del Corpo.
Il piano d’azione nello specifico settore, mirerà a tutelare il corretto impiego delle risorse pubbliche e comunitarie anche mediante ulteriore incremento del presidio ispettivo in tutti i maggiori comparti di spesa pubblica.
Così come continuerà ad essere mantenuto ben alto il livello di attenzione sui fenomeni di formazione di capitali di origine criminale, concentrando ogni sforzo nella ricerca dei flussi finanziari e dei patrimoni di illecita provenienza al fine di risalire agli effettivi possessori e, quindi, ai responsabili dei crimini sottostanti e sullo sviluppo delle segnalazioni di operazioni sospette al fine di captare preventivamente i capitali che le associazioni criminali tentano di immettere “ripuliti” nel circuito produttivo.
Particolare attenzione continuerà ad essere, infine, rivolta alla contraffazione ed alla pirateria, fenomeni dietro ai quali, oltre all’evasione fiscale e contributiva, si celano altre forme di criminalità’ quali lo sfruttamento del lavoro nero, il favoreggiamento dell’immigrazione clandestina ed il riciclaggio.
Senza dimenticare tutti i pericoli per la salute pubblica, specialmente dei più piccoli, connessi alla messa in commercio di articoli contraffatti, il più delle volte giochi, contenenti prodotti tossici.
EVASIONE FISCALE IN ABRUZZO NEL 2012 (clicca e scarica)
LOTTA AGLI SPRECHI IN ABRUZZO NEL 2012 (clicca e scarica)