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Villa Pini, dal 7 gennaio stop agli accreditamenti

Dipendenti senza stipendio da 277 giorni, circa nove mesi, e dal 7 gennaio si profila, come ha annunciato nei giorni scorsi l’assessore alla Sanità Lanfranco Venturoni, la sospensione dell’accreditamento al gruppo Angelini, quindi niente più rimborso delle Asl per i ricoveri. Sono i numeri della vertenza Villa Pini che sta diventando un caso nazionale, come ha dimostrato l’interessamento del Gabibbo di Striscia la Notizia, giunto in Regione nel novembre scorso. Sospensione dell’accreditamento da parte della Regione significa stop ai ricoveri. Per Dario Farina della Cisl potrebbe significare stop agli stipendi e stop agli arretrati. A meno che Angelini non venda a sorpresa, ma non troppo, al Gruppo Patriciello, cioè l’Istituto Neuromed di Venafro. Un 2010 che si apre con una grande incognita per i dipendenti del gruppo Villa Pini, quasi tutti in malattia  e sostituiti da personale specializzato da fuori regione, pagato a fine giornata dalla famiglia Angelini. Mentre nella Finanziaria 2010 il governo ha inserito una norma che sterilizza per un anno i pignoramenti dei debiti verso i fornitori per le sei Regioni che hanno avuto già approvato il piano di rientro dei debiti della sanità (Abruzzo, Molise, Lazio, Sicilia, Campania, Calabria).
Nel frattempo la trattativa tra Regione e Gruppo Angelini è ferma alla richiesta del Gruppo di 100 milioni per passate spettanze. I sindacati attendono le mosse del neo Commissario alla Sanità Gianni Chiodi, al quale chiedono attenzione per i dipendenti di Villa Pini. Le misure richieste per evitare il dissesto sociale sono Casse Integrazione e riassunzioni del personale in altre strutture, Cgil e Cisl ne discuteranno in assemblea il prossimo 5 gennaio. Angela Scottu (Cgil) chiede chiarezza e dignità per i lavoratori, lanciando un appello al Predente-Commissario Chiodi, senza ormai nessuna speranza nella famiglia Angelini.