Contributi terremoto 2016: tutti i chiarimenti dell’ordinanza

A seguito dell’ordinanza del Dipartimento Nazionale di Protezione Civile in tema di concessione dei contributi a favore dei soggetti danneggiati dal terremoto del 2016, la Regione Abruzzo ha richiesto al Dipartimento di fornire alcuni chiarimenti in ordine alla loro erogazione.

 

In particolare nella nota viene ricordato che fino ad ora sono stati finanziati i Piani dei Fabbisogni presentati al Dipartimento della Protezione Civile nazionale per gli eventi meteorologici eccezionali dei periodi: 11-13 novembre e 1 e 2 dicembre 2013 e febbraio marzo 2015, rispettivamente normati con OCDPC 150/2014 e OCDPC 256/2015.

 

Ad oggi gli elenchi dei beneficiari per complessivi euro 22.868.440,87 sono stati approvati con le Deliberazioni del Consiglio dei Ministri del 29 dicembre 2016 (per euro 20.488.179,97) e del 10 luglio 2017 (per euro 2.380.260,90). In attuazione di tali atti, i soggetti beneficiari hanno presentato numerosi quesiti, che possono essere raccolti in tre tipologie: 1. Edifici danneggiati per i quali è stata effettuata la scelta della riparazione ma che per problematiche non imputabili alla ditta proprietaria ad oggi non risulta possibile procedere alle necessarie lavorazioni individuando di fatto nella delocalizzazione l’unica forma attuativa possibile.

 

Nel caso di specie, hanno sollevato quesiti in merito i comuni di Mosciano Sant’Angelo, Villa Celiera e Cermignano.

 

Nel Comune di Civitella Casanova la località di Valle del Giardino è stata danneggiata dagli eventi del febbraio-marzo 2015 e a seguito anche degli eventi successivi, con particolare riferimento alla seconda decade del mese di gennaio 2017, ad oggi risulta interdetta al punto da non permettere le attività di demolizione. L’Amministrazione comunale di Civitella Casanova ha sollevato la problematica della delocalizzazione degli edifici nel medesimo Comune o in quelli confinanti, rappresentando l’impossibilità di attuare la norma data la scarsità di edifici o aree da adibire allo scopo. Si chiede di valutare la possibilità di autorizzare la delocalizzazione anche nei Comuni limitrofi individuando nel contempo le modalità di attuazione. In riferimento al primo quesito, il DPC ha chiarito che il comune competente possa autorizzare l’utilizzo del contributo per la delocalizzazione. Relativamente alla demolizione degli immobili da delocalizzare, questi potranno essere ammessi a contributo qualora vengano stanziate dallo Stato apposite risorse per l’anno 2018.

 

Relativamente al secondo quesito inerente all’impossibilità di procedere alla demolizione, viene chiarito che l’amministrazione comunale potrà autorizzare la delocalizzazione dell’immobile sospendendo contestualmente il contributo per la demolizione. Infine, per quanto concerne la problematica sollevata nel terzo quesito relativa all’impossibilità di reperire immobili da destinare alla delocalizzazione nel comune di residenza del soggetto beneficiario, viene precisato che il comune potrà delocalizzare l’immobile anche nel territorio di un comune limitrofo.

 

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