“Più di 300 scuole necessitano interventi strutturali seri – afferma in una nota Alessio Capone, responsabile Regionale del Blocco Studentesco – stando ai dati, dopo il terremoto del 2016 la condizione della maggior parte degli edifici scolastici Abruzzesi è davvero critica. L’indice di vulnerabilità di tali strutture è incredibilmente basso. Nonostante ciò il Presidente Luciano D’Alfonso insieme alla sua giunta del Pd, ha ritenuto che valesse la pena rischiare l’incolumità e la salute degli studenti e delle persone che lavorano all’interno di quegli edifici lasciandole aperte pur di non sfigurare d’innanzi all’opinione pubblica”.
“Nel frattempo, mentre ancora sono sconosciute le reali condizioni delle scuole D’Alfonso si è mosso per elemosinare 30 milioni dallo Stato, cifra irrisoria se si pensa alla quantità di scuole da ispezionare e al numero incredibile di danni causati dal terremoto”.
“Non possiamo tollerare – conclude la nota del movimento – che le scellerate scelte della politica mettano a repentaglio la vita di migliaia di ragazzi e non solo. Il Blocco Studentesco sarà sempre in prima linea per evitare che ancora una volta venga sacrificata la salute e la sicurezza degli studenti per squallidi calcoli politici e per garantire loro il diritto di andare a scuola senza dover rischiare la vita”.