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L’Udeur di Mastella rinasce anche in Abruzzo

L’UDEUR di Clemente Mastella, rifondato appena un mese fa a Napoli, rinasce anche in Abruzzo. Dopo l’assoluzione piena arrivata a dieci anni dall’inizio dell’inchiesta che portò alle dimissioni dell’allora Guardasigilli, ora si apre una nuova fase che vede l’UDEUR parte fondante ed integrante, insieme all’UDC di Cesa, di “Noi con l’Italia – UDC”, lista facente parte della coalizione di centro – destra.

 

Il segretario politico nazionale On. Clemente Mastella ha nominato in Abruzzo i vertici del partito che ricostituiranno una casa per tutti quei moderati rimasti delusi dall’attuale sistema partitico, traghettando l’UDEUR in questa delicata fase di costituzione delle liste e nella imminente campagna elettorale.

 

Mattia Giansante e Massimiliano Di Scipio, già dirigenti nazionali del partito fino al 2008, saranno rispettivamente coordinatore politico e responsabile organizzativo dell’Udeur in Abruzzo. Nei prossimi giorni verranno ufficializzate tutte le altre nomine nelle realtà territoriali.


Mattia Giansante ha già incontrato il segretario regionale dell’UDC Enrico Di Giuseppantonio per porre le basi di una leale e fattiva collaborazione: l’obiettivo è di ridare all’Abruzzo una classe dirigente e politica che sappia tornare ad ascoltare le istanze proveniente dai territori e da quelle categorie sociali come giovani, anziani e piccole e medie imprese, che in questo delicato periodo di instabilità economica e lavorativa stanno soffrendo maggiormente.

Inoltre, il coordinatore regionale Mattia Giansante, chiederà ai partiti alleati della coalizione e agli altri soggetti aderenti a “Noi con l’Italia – UDC”, la costituzione di un tavolo permanete di confronto per individuare le migliori candidature possibili in vista delle elezioni del 4 Marzo. L’obiettivo sarà l’individuazione di quelle donne ed uomini espressione dei territori e del più vasto consenso popolare possibile. Figure capaci di indicare possibili soluzioni normative e legislative che possano dare risposte concrete alle innumerevoli esigenze sociali, economiche e di occupazione che ormai da anni attanagliano la Regione Abruzzo, ormai addormentata da troppe promesse e tanto fumo.