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Aumenti A24 e A25, la Uil: “Un latrocinio”

La Uil Abruzzo valuta l’aumento di quasi il 13% dei pedaggi su A24 e A25 “un vero e proprio latrocinio da parte del consiglio di amministrazione di Autostrada dei parchi”.

“Purtroppo paghiamo lo scotto di vivere in un contesto montano laddove, cioè, la caratteristica morfologica del territorio amplifica e non poco i costi di gestione per la manutenzione e che, ovviamente, porta la Toto, considerata anche la convenzione stipulata in tempi non sospetti,  a giustificare gli aumenti di questi giorni – sottolinea il segretario generale Michele Lombardo – La soluzione più consona per la Uil sarebbe, così come proposto dal consigliere regionale Pierpaolo Petrucci, quella di riconsegnare nelle mani dello Stato la gestione almeno di questa tipologia di autostrade. Lasciarla in mano a privati non farebbe che giustificare, come dicevamo, questi abnormi aumenti relegando a figli di un Dio minore i già tartassati e compromessi territori montani”.

“Tra l’altro l’A24 e A25 – prosegue la nota – furono pensate per unire l’Abruzzo all’Italia. Se andiamo avanti di questo passo, invece, rischiano di diventare un fattore di divisione. La Uil resta convinta che il caro pedaggi isola chi non può sostenere i costi. Ecco perché questa battaglia va combattuta e ripristinata sia la gestione diretta dello Stato. Invitiamo, quindi, i politici a fare autocritica e a correggere l’errore che, con umiltà, la politica deve ammettere di aver commesso. Intanto studiando l’ipotesi, anche giuridica, di sciogliere in anticipo la convenzione”.