Si tratta degli istituti del primo ciclo, quindi delle scuole dell’infanzia e primaria, dove operano decine di migliaia di maestri precari con diploma magistrale, rimasti sbigottiti e professionalmente danneggiati dalla sorprendente sentenza della plenaria del Consiglio di Stato che prima di Natale ha violato il giudicato espresso in altre sette sentenze del tenore totalmente opposto.
Lo sciopero, a cui ha aderito l’Anief, riguarda specificatamente tutto il personale docente con diploma magistrale assunto con riserva o come supplente tramite le graduatorie ad esaurimento, l’obiettivo della protesta è quello di inviare un chiaro segnale a chi dovrà prendere posizione su una sentenza che ha un sapore molto politico e scarsamente giuridico.
Lo sciopero dell’8 gennaio sarà indirizzato soprattutto a chi governerà nella prossima legislatura.
Intanto, ANIEF, proseguirà la sua battaglia nei tribunali, stavolta d’Europa: abbiamo infatti prontamente avviato le procedure di preadesione al ricorso gratuito dei docenti diplomati magistrale alla CEDU e quelle per inviare una petizione alla Commissione del Parlamento Europeo. Stiamo, inoltre, predisponendo un reclamo collettivo al Consiglio d’Europa”.
Nel giorno dello sciopero, sono previsti diversi sit-in: il principale si svolgerà a Roma, davanti al Miur a partire dalle ore 9.00; gli altri sono stati programmati davanti agli Uffici Scolastici Regionali di Palermo, Torino, Milano e Cagliari.
In Abruzzo previsti due incontri per discutere dello sciopero e delle mosse future. Appuntamento il 3 gennario alla scuola media Dante Alighieri a L’Aquila e il 4 all’IIS Pomilio di Chieti.