A darne notizia è l’assessore regionale alle Politiche agricole, Mauro Febbo che spiega: “Come stabilito dalla Legge regionale n.66 del 21/12/2012, la giunta regionale, ai fini della tutela ed incremento del patrimonio tartuficolo regionale, può variare i periodi di ricerca e raccolta sentito uno dei centri di ricerca specializzati. Il provvedimento si è reso necessario in seguito alla richiesta ufficiale avanzata dalle associazioni di categoria regionali, che hanno partecipato attivamente alla elaborazione del nuovo testo di legge sia in sede di giunta sia in Commissione agricoltura. E’ stato chiesto di prolungare il periodo di raccolta del tartufo bianco la cui stagione, a causa delle condizioni ambientali, si è spostata in avanti: nel mese di ottobre infatti non c’è stata produzione, nel mese di novembre si è avuta una raccolta misera mentre a dicembre si è registrata una produzione regolare. Le associazioni ritengono quindi che durante il mese di gennaio si possa avere un raccolto discreto così da recuperare quanto perso, almeno parzialmente. La nota è stata poi trasmessa al Centro regionale di Assistenza in Tartuficultura (C.Re.A.T.), presso il Comando provinciale della Foresta di Chieti, che ha espresso parere favorevole al prolungamento del calendario di ricerca e raccolta del tartufo bianco che come da disposizioni sarebbe dovuto durare dal 15 settembre al 15 gennaio. La nuova Legge sui tartufi – spiega Febbo – individua proprio nel Creat , l’organismo per le attività di studio, indagine, sperimentazione, valorizzazione e divulgazione inerenti il settore tartufo. Questo provvedimento certifica l’elevato valore del testo di Legge, approvato all’unanimità in Consiglio regionale. In particolare viene confermata l’elasticità della normativa che permette di affrontare con tempestività ed efficacia casi eccezionali come quello che riguarda il tartufo bianco. Voglio sottolineare ancora una volta – conclude l’assessore – che il testo arrivato in Assise regionale è il frutto di un grande lavoro portato avanti dagli uffici della Direzione regionale Politiche agricole e che ha visto il coinvolgimento di tutto i soggetti del mondo tartuficolo regionale. L’obiettivo è chiaramente quello di favorire lo sviluppo di un settore fondamentale per l’economia regionale e che, grazie agli strumenti messi in campo dall’Amministrazione regionale, può puntare a recitare un ruolo da protagonista sia a livello regionale sia a livello nazionale”.