“In questo modo” afferma il presidente della confederazione artigiana abruzzese, Italo Lupo “senza una decisa e rapida iniziativa istituzionale sostenuta da tutte le forze sociali della regione, si certifica l’esclusione del nostro territorio dai futuri progetti di investimento nel settore dell’alta velocità. E questo sia da parte della principale compagnia pubblica, Ferrovie dello Stato, che del principale competitore privato, il Nuovo Trasporto Viaggiatori. Il caso ha poi un risvolto perfino paradossale. Stando così le cose, infatti, l’Abruzzo verrebbe estromesso quasi scientificamente dalle strategie di Fs: nei suoi piani d’investimento figura un collegamento del basso versante adriatico direttamente con Napoli e la direttrice tirrenica dell’Alta velocità, ma lo stesso prolungamento al capoluogo delle Marche degli attuali collegamenti non viene escluso. E ora apprendiamo che anche il principale competitore privato, Ntv, cancella l’Abruzzo dai suoi piani. Le decisioni che si prenderanno sul tema dell’alta velocità nei prossimi anni sono destinate a pesare sull’intero sviluppo futuro di questi territori. E’ necessario che l’Abruzzo torni a far sentire il proprio peso istituzionale in tutti gli scenari in cui si assumono decisioni vitali per il destino del nostro territorio, prima che sia troppo tardi”.