Il Sottosegretario d’Abruzzo Mario Mazzocca interviene sui reali effetti del provvedimento licenziato ieri dal Governo, che aggiunge come “nelle prossime ore diffonderemo un dettagliato prospetto evidenziante la competente e diligente attività freneticamente condotta da Regione Abruzzo sul tema specifico”.
“È stato da noi – aggiunge – agevolmente dimostrato, contrariamente a quanto si dice, di voler perseguire sul piano della riduzione dei tempi, mentre la procedura di commissariamento ha fatto accumulare ulteriori ritardi. Da qui il parere negativo formulato dalla Regione Abruzzo fin dal 31 agosto scorso e da me reiterato ieri in sede di Consiglio dei Ministri. Va subito ribadito come su n.25 discariche abusive iniziali da bonificare, n.12 siano state già escluse dalla procedura d’infrazione Ue. Nonostante ciò, è stato previsto il Commissariamento da parte del Ministero (verso cui la Regione ha espresso parere negativo), un provvedimento con carattere “tecnico” esclusivamente perché, essendo stato superato il cronoprogramma degli interventi da parte dei Comuni, in pratica lo stesso sarà funzionale, come previsto dal Decreto, per il solo pagamento dei lavori effettuati da parte del Commissario Vadalà, al quale è stata affidata sin dal 2016 la contabilità speciale”.
“Nello specifico – continua Mazzocca – in aggiunta alle n.12 già escluse, in n.7 discariche i lavori sono conclusi e si attende il contraddittorio dell’Arta ai fini dell’esclusione. In tutte le restanti (n.6) discariche i lavori, attualmente in corso, sono in fase conclusiva”.
“Nel corso dell’incontro tenutosi a Pescara nel mese di agosto 2017 con il Commissario Vadalà – conclude il Sottosegretario – lo stesso ha avuto parole di apprezzamento per l’azione svolta dalla Regione Abruzzo, definendo al contempo la nostra situazione procedurale e sostanziale di gran lunga la più avanzata rispetto a quella delle altre regioni interessate dalla Procedura di Infrazione Ue. Per assurdo, il commissariamento ora sta determinando non solo ulteriori ritardi per le procedure burocratiche da attivare e definire da parte della struttura commissariale, ma anche l’insorgenza di contenziosi legali nei confronti dei Comuni da parte delle imprese esecutrici che attendono, ormai da alcuni mesi, di essere liquidate. L’assurdità di una situazione in cui i burocrati del Mattm non hanno dato alcun supporto, lasciando la Regione da sola”.