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Guardia Costiera doma l’incendio sulla piattaforma Posidonia. Ma è solo un’esercitazione

Ore 10: una chiamata d’emergenza proveniente dalla piattaforma Posidonia, al largo della costa francavillese, tramite il Numero Blu 1530, racconta di un’esplosione causata dalla collisione tra l’unità Alfa e un lato della struttura. Due persone sono coinvolte nell’incendio.

Ma la chiamata non ha la concitazione di chi è davvero nei guai! Infatti si tratta di un’esercitazione in mare avviata dalla Guardia Costiera di Pescara.

Le operazioni sono state coordinate dalla sala operativa della Capitaneria di porto con la collaborazione dei mezzi dei Carabinieri, della Guardia di Finanza, della Polizia di Stato, dei Vigili del Fuoco e del Servizio 118, unitamente ai volontari della Croce Rossa di Giulianova e della Scuola Sub Loto.

 

Dopo la prima emergenza, il secondo scenario, ancora più complesso, ha previsto una chiamata di soccorso da parte dell’unità Bravo con cinque persone di equipaggio che, a causa del contatto con la piattaforma Posidonia, veniva anch’essa investita dall’incendio e loro dovevano abbandonare il mezzo. Sono stati effettuati dei verricellamenti dalla piattaforma e recuperati i naufraghi via mare, ponendo in essere anche tutte le previste operazioni anti-inquinamento.

 

Una squadra del Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco, imbarcata su una Motovedetta, procedeva all’ispezione della struttura della piattaforma, anche per verificare la presenza di eventuali ulteriori persone rimaste intrappolate dall’incendio.

Contestualmente il 118 predisponeva un doppio Posto Mobile Avanzato, in porto che in aeroporto, pronti ad accogliere i naufraghi recuperati e a prestare loro le prime cure del caso. Per regolare il traffico in entrata/uscita dal porto commerciale di Pescara si predisponeva una pattuglia di vigilanza esterna della Capitaneria, coordinata dal Nostromo e l’intervento di una pattuglia della polizia municipale.

“Esercitazioni come quella odierna, che ha visto coinvolti motovedette, velivoli e mezzi terrestri, con un grande dispiego di personale anche volontario, si inserisce nell’ambito della pianificazione delle attività addestrative operata ogni anno – spiegano dalla Direzione Marittima di Pescara – e sono finalizzate a coinvolgere la Guardia Costiera e gli altri Enti cooperanti chiamati ad intervenire, che si ringraziano per la preziosa collaborazione e la prontezza d’intervento, per implementare le procedure da mettere in atto nelle vere situazioni di emergenza, fronteggiando con prontezza la più ampia varietà possibile di eventi critici, nonché per affinare ulteriormente la sinergia tra gli operatori coinvolti nella gestione delle emergenze portuali”.