Appello di Donne Insieme ai candidati alle primarie di centrosinistra

lavoro_artigianaleFrancavilla al Mare. L’associazione “Donne Insieme” ha lanciato un appello ai candidati alle primarie di centrosinistra.

“Voi che concorrete ad essere designati premier – si legge in una nota – e che mirate a guidare questo Paese ridotto in miseria, voi che guardate dall’alto la frattura insanabile tra la politica e i cittadini voi che avete i numeri delle fabbriche chiuse, delle delocalizzazioni all’estero, dei disoccupati, dei cassaintegrati, degli esodati, dei laureati in attesa di occupazione, degli immigrati, delle esecuzioni immobiliari in corso sulle abitazioni, delle donne uccise, dei suicidati. Quale alternativa di governo ci proponete? Nella giornata del prossimo 25 novembre, dedicata alla promozione di attività volte a sensibilizzare l’opinione pubblica sul tema della violenza sulle donne, avete imposto con atto di imperio, ennesima violenza che si aggiunge a tutte le violenze subite non solo dalle donne ma da tutti gli italiani, le vostre primarie. Dico che si tratta di una violenza perchè ci costringete in un bipolarismo farlocco nel quale si perpetua il vostro potere. Vi è chiaro che viviamo in un mondo fatto di violenza e che anche questo vostro agire è un modo per provocare dolore nelle persone che si impegnano nel sociale e che nutrono aspettative di cambiamento? Ci sono vari modi per esercitare la violenza. E’ violenza togliere il lavoro, eliminare le pensioni, non rispondere alle richieste di aiuto dei movimenti. E’ violenza abbandonare i disabili alla propria sorte, è violenza tassare le pensioni di invalidità, tutto è contrassegnato dalla violenza e la violenza genera violenza. Ci chiedete di scegliere chi tra di voi potrà guidare il Paese. Bene. Se volete il nostro voto ci dovete spiegare quali alternative proponete all’Italia. Pensate di governare e tutelare solo chi ha possibilità economiche per studiare, per essere curato, per ottenere giustizia, per costruirsi la pensione integrativa? pensate di portare avanti questa attuale condizione o volete prospettare un cambio di rotta? Ditelo! Dovete dirlo! Diteci cosa ne pensate della violenza sulle donne, spiegateci la vostra opinione, argomentatela. Quali proposte avete? Parlate di carenza di rappresentanza femminile per supportare la vostra candidatura o perchè avete in mente di risolverla? E come? E quali garanzie offrite? Spiegateci cosa intendete fare per eliminare le ingiustizie sociali. Diteci cosa pensate della riforma delle pensioni. Se avete capito o no che alle donne è stata negata la pensione perchè mai potranno cumulare 40 anni di contributi a meno che non rinuncino alla maternità e abbiano la fortuna di trovare occupazione!! Già, la fortuna di trovare un lavoro! Che idea avete del lavoro? dove eravate quando è stato decisa la facilità dei licenziamenti, quando è stata resa legittima la prassi delle dimissioni in bianco? Quando sono rimasti invariate le mille forme contrattuali a tempo determinato. Perchè non avete guardato al popolo nel decidere la nostra
sorte? Cari candidati, se volete il nostro voto, quello delle donne, delle mamme, delle nonne, delle figlie, delle disoccupate, delle casseintegrate, delle esodate, delle insegnanti, delle studentesse, delle professioniste, delle persone libere, di chi si è sentito da solo/a. Se chiedete il nostro aiuto ci dovete dire quali sono le vostre proposte per migliorare la vita degli italiani e delle italiane! Come pensate di risolvere il problema della precarietà? come pensate di rilanciare l’occupazione? quali sono i vostri progetti? Cosa intendete fare per tutelare i nostri diritti costituzionalmente garantiti? Cosa proponete e con quali garanzie intendete tutelare le unioni civili, il matrimonio tra omosessuali, lo jus soli, le adozioni, la maternità, la gravidanza assistita, l’aborto, il servizio sanitario nazionale, gli asili nido, le scuole, i centri di ascolto, i consultori, i centri antiviolenza?”.

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