Nello specifico, i cittadini stranieri in possesso di regolare permesso di soggiorno sono 52.078 e oltre il 60 per cento non proviene dall’Unione Europea. Anche in Abruzzo, come pure nel resto del territorio nazionale, gli immigrati sono soprattutto dei lavoratori. Stando ai dati Inail nel 2011, un totale di 73.393 cittadini stranieri, di cui il 40,9 per cento di sesso femminile, è risultato occupato sul territorio abruzzese, con un’incidenza pari al 16,2 per cento della popolazione attiva regionale. Anche se quasi la metà degli immigrati lavora nel terziario (45,7 per cento), che rimane il settore principale, in Abruzzo si rileva una forte concentrazione nel ramo industriale ( 41,7 per cento), dei cinesi soprattutto nel comparto tessile, e di albanesi e marocchini nel campo dell’edilizia. Solo il 9,6 per cento risulta impegnato nel settore dell’agricoltura. La comunità più numerosa è quella rumena che conta in Abruzzo circa 23 mila presenze, vale a dire più di un quarto di tutta la presenza straniera. Gli albanesi invece sono 13.754, i marocchini 6.532, i cinesi 5.493, i macedoni 5.463 e gli ucraini 3.948. Per quanto riguarda la presenza di cittadini comunitari la maggiore concentrazione si rileva nella provincia di Teramo con 17.932 presenze, cioè il 34,4 per cento del totale regionale. Seguono la provincia dell’Aquila con 14.537 unità, il pescarese con 10.584 presenze e il teatino con 9.025 stranieri.
Sotto il profilo demografico si tratta di una popolazione molto giovane: il 78,5 per cento ha meno di 44 anni. Inoltre, secondo i dati della Cna, sono 4.633 le imprese gestite da stranieri. In crescita rispetto all’anno precedente, il 24,7 per cento di queste aziende è intestato a donne e il 44,1 per cento di esse ha sede nel teramano.
Secondo il Rapporto la gran parte delle aziende svolge attività di tipo artigianale. I titolari d’impresa più numerosi sono di nazionalità cinese e sono concentrati nel teramano. Si contano 881 unità , cioè il 19 per cento del totale regionale. Seguono i romeni con 825 unità presenti in particolar modo nel teatino, gli albanesi con 723 presenze prevalentemente nel teramano, i marocchini con 626 unità nel teatino e nel teramano, e infine 337 senegalesi concentrati nel pescarese.