“In occasione della giornata di mobilitazione nazionale anti-sfratti ho depositato una proposta di legge “Misure urgenti per la riduzione del disagio abitativo. Istituzione commissioni territoriali per la graduazione degli sfratti”, elaborata su sollecitazione e con la collaborazione dell’Unione Inquilini”.
Lo ha dichiarato il consigliere di Rifondazione Comunista, Maurizio Acerbo, precisando come “la questione del disagio abitativo, aggravata dalla crisi e dalle politiche di smantellamento dello stato sociale dei governi Berlusconi e Monti, è assente dal dibattito politico e ignorata dalla Regione. La sentenza della Corte Costituzionale n 166 del 2008 afferma esplicitamente che è esclusiva competenza regionale l’istituzione di commissioni di graduazione sfratti che tendano a governare le esecuzioni degli sfratti attivando strumenti che consentano il passaggio da casa a casa, questione che è programmatica e non può essere demandata o derubricata a questione di ordine pubblico. Di fronte all’inerzia della Giunta regionale ho ritenuto doveroso proporre una legge che permetta la gradualità delle esecuzioni di rilascio, il passaggio da casa a casa e che favorisca l’intervento pubblico in tema di protezione sociale verso le famiglie sotto sfratto per finita locazione o per morosità incolpevole. Ovviamente il problema del disagio abitativo ha molteplici radici e l’evidenza empirica dimostra che non può essere risolto dal fantomatico “mercato” in quanto nonostante l’immensa quantità di appartamenti invenduti non vi sono case a disposizione di chi non è nelle condizioni di acquistarli per mancanza di reddito o precarietà ormai generalizzata della condizione lavorativa. E’ deprecabile che l’unica iniziativa di “politica della casa” del centrodestra sia la distribuzione di premi di volumetria ai costruttori e l’aumento dei canoni per gli inquilini delle case popolari (previsione purtroppo contenuta anche nella proposta del PD)”.
Acerbo, raccogliendo la preoccupazione espressa dal Movimento inquilini Mia Casa Abruzzo guidato dall’ex onorevole Pio Rapagnà, propone a tutti i gruppi dell’opposizione in consiglio regionale di incontrarci anche con le organizzazioni degli inquilini per concordare una posizione unitaria.