Ciò è vero a tal punto che l’assessore alla sanità ha risposto alle pressanti domande del sindacato e di numerosi consiglieri regionali componenti la commissione in maniera disordinata, supponente e scomposta, senza però riuscire a dare risposte concrete nel merito.
La Cgil denuncia oltre 2.000 carenze di personale in organico nelle Asl abruzzesi, dovuta ai pesanti tagli operati dal programma operativo sulla sanità della Regione. Cosa risponde l’assessore in merito? Quante assunzioni verranno fatte e con quali tempi? Perché ancora non viene rilevato l’effettivo fabbisogno del personale? Ad oggi non è dato saperlo mentre gli ospedali pubblici peggiorano in qualità dell’assistenza e, conseguentemente, in quantità delle prestazioni erogate, le liste di attesa sono lunghissime, non passa giorno senza che le cronache dei quotidiani locali denuncino disagi per l’utenza a causa delle carenze di personale. E ciò accade nonostante l’abnegazione del personale che spesso lavora in condizioni estreme e senza nemmeno vedere garantiti i propri diritti minimi in tema di riposi lavorativi ed in tema di giusta retribuzione.
In riferimento alla cronica carenza di personale, ricordiamo all’assessore che il mancato rispetto dell’art. 14 della legge 161/2014, palesemente violato in tutte le Asl della Regione Abruzzo, prevede ammende consistenti che andranno a gravare ulteriormente sui bilanci delle Asl. Tali condizioni non sono certamente imputabili ai lavoratori, che le subiscono, ma sono generate da una programmazione di spesa regionale che non tiene minimamente in considerazione la continuità delle prestazioni sanitarie. È su questi temi che la CGIL esige una risposta dopo mesi di tavoli sindacali con la regione che non hanno portato a nulla.
Nel prossimo programma operativo della Regione Abruzzo, per l’anno 2018, quale sarà la spesa prevista per il personale delle Asl? La giunta regionale crede di perseverare sui tagli al personale? Quali misure la Regione sta ponendo in essere per evitare che la spesa farmaceutica regionale e quella per beni e servizi, oggi totalmente fuori controllo, venga corretta?
Non vorremmo che l’unico obiettivo dell’assessore sia una riduzione indiscriminata delle spese del sistema sanitario senza una minima considerazione dei servizi che devono essere resi ai cittadini. Anzi per meglio specificare l’unica spesa che l’assessore continua a tagliare è quella del personale.
In merito poi alle linee guida sulla assunzione del personale delle Asl, infine, non è difficile prevedere che la bozza di linee guida presentate dalla Regione metterà alla porta centinaia di precari che hanno maturato i requisiti per la stabilizzazione e ciò perché la Regione starebbe decidendo di restringere il campo di applicazione della legge nazionale. Ciò è vero a tal punto che la Cgil ha proposto alla Regione di approvare delle linee guida che ricalcassero fedelmente la dicitura della legge ma tale richiesta non é stata accolta. La Cgil non chiede affatto una interpretazione estensiva della legge nazionale ma solo la sua corretta applicazione e questo viene fatto a tutela degli iscritti ma certamente a tutela di tutti i lavoratori precari delle ASL che rischiano di essere discriminati rispetto ai loro colleghi delle altre regioni.
Cgil Abruzzo Fp Cgil Medici Fp-Cgil L’Aquila
Carmine Ranieri Anna Rita Gabriele Francesco Marrelli Anthony Pasqualone
Angela Ciccone