Uno scenario che desta non poca preoccupazione”, commenta il deputato M5S Andrea Colletti.
Nel documento ufficiale del Ministero dei Trasporti e delle Telecomunicazioni è asserito che i tagli riguarderanno 96 comuni della provincia di Chieti, 103 della provincia de L’Aquila, 39 della provincia di Pescara e 36 della provincia di Teramo.
“Questi tagli andranno a colpire soprattutto le piccole realtà ed i Comuni medio-piccoli, dove il servizio postale ha un ruolo basilare”, continua il deputato M5S Andrea Colletti “soprattutto laddove è alta la concentrazione di cittadini in là con gli anni”.
Inoltre il dato che emerge è che questo piano di tagli, messo in atto con il silenzio del Governo, contrasta con le norme UE che obbligano gli Stati membri ad assicurare la raccolta e la distribuzione degli invii postali al domicilio del destinatario. Lo stesso Parlamento Europeo ha approvato una risoluzione che ribadiva la necessità, da parte degli Stati Ue, di garantire il servizio universale ed il mantenimento degli sportelli postali nelle aree disagiate.
“Sulla vicenda dal Ministero ci hanno voluto rassicurare dicendo che in alcuni casi degli uffici rimarranno aperti comunque due volte a settimana e che si tratta solo di un piano di razionalizzazione, ma in base alle prime verifiche abbiamo appurato che non sono pochi gli uffici chiusi in via definitiva» proseguono i deputato abruzzesi Colletti, Vacca e Del Grosso “naturalmente come M5s non staremo a guardare, e chiederemo al ministro Graziano Delrio di prendere in mano la situazione, perché i cittadini in difficoltà per queste chiusure rischiano di diventare parecchi e molte famiglie ci stanno già inviando segnalazioni”.
Licheri (Sinistra Italiana).Il piano di riduzione e riordino degli uffici postali da parte del Ministero delle trasporti e delle comunicazioni che prevede entro il 2019 la chiusura progressiva di ben 274 postazioni abruzzesi ”è inaccettabile”. o afferma Daniele Licheri, segretario regionale Sinistra
Italiana Abruzzo.
”Come Sinistra Italiana Abruzzo – prosegue Licheri – intendiamo batterci a difesa delle comunità locali e del diritto dei cittadini delle aree interne e periferiche ad usufruire di un servizio capillare ed efficiente ed è per questo che chiediamo alla Regione Abruzzo di alzare la voce contro questa scelta “silenziosa” del Governo, il piano quadriennale già partito in sordina dallo scorso anno prevede tagli per 96 uffici nella provincia di Chieti, 103 l’Aquila, 39 Pescara e 36 Teramo colpendo in maniera uniforme il territorio regionale”.