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L’Italia chiamò! I sindaci abruzzesi del Pdl per un nuovo centro destra

Rifondare il centro destra superando l’attuale stagnazione politica dovuta ad una classe dirigente avvitata su se stessa ed incapace di offrire soluzioni e prospettive. Questo l’obiettivo della nuova iniziativa di sindaci e amministratori locali del Pdl, che si sono ritrovati oggi, nella sede nazionale del partito, per sottoscrivere un “nuovo contratto sociale” con gli italiani.

L’Italia chiamò!” vuole essere un manifesto che “parte necessariamente dalla rifondazione del Pdl: azzeramento, quindi, di tutte le cariche e di tutti i ruoli per cui non si è stati eletti, selezione, partendo dal territorio, di una nuova e credibile classe dirigente attraverso il metodo delle primarie a tutti i livelli, no ai listini bloccati, sì al merito, alla professionalità e possibilmente ad un’esperienza a livello amministrativo”.

Insomma, “un cambiamento di passo inevitabile che viene da chi è stanco di parole e false promesse della politica e rappresenta forse l’ultimo volto ancora credibile della politica italiana, impegnandosi tutti i giorni sul territorio e provando a dare, con responsabilità, risposte ai problemi dei cittadini. I primi firmatari rinunciano sin da ora a candidature parlamentari ma intendono essere determinanti nelle scelte”.

Da qui, un appello ai vertici di partito, affinché “facciano un atto di generosità e con umiltà riconoscano gli errori di una stagione fallimentare, aprendo le porte al rinnovamento prima che l’avversione per l’inerzia dei partiti condanni inesorabilmente l’Italia all’antipolitica”. E’ giunto il momento che “il centrodestra cresca e si mostri maturo: volti pagina ed impari a camminare con le proprie gambe. Ci auguriamo che il presidente Berlusconi chiarisca al più presto i contenuti del nuovo progetto politico e che nello stesso progetto sia messa al centro l’importanza di facce non solo nuove, ma soprattutto credibili e spendibili per l’esperienza militata sul territorio e la fiducia incassata dai cittadini. Solo così saremo disponibili a credere ancora una volta in lui, aiutandolo e sostenendolo nella nuova sfida; in caso contrario le strade inevitabilmente si divideranno. L’Italia chiamò! lancia oggi una petizione con raccolta di firme tra tutti gli amministratori locali del Paese che vorranno aderire al manifesto.

In Abruzzo, i sindaci fondatori sono quello di Teramo, Maurizio Brucchi, di Chieti, Umberto Di Primio e di Pescara, Luigi Albore Mascia.

Con loro, Alessandro Cattaneo (Pavia), Guido Castelli (Ascoli), Paolo Perrone (Lecce), Pasquale Aliberti (Scafati), Giovanni Schiappa (Mondragone), Nicola Ottaviani (Frosinone), Roberto Visentin (Siracusa), Oreste Perri (Cremona) e Marco Zacchera (Verbania).