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Pagamenti contributi nel cratere sismico. Gatti e Chiodi chiedono slittamento dei termini

Con riguardo invece ai contributi previdenziali e assistenziali, la legge stabilisce che nei
comuni ricompresi nel cratere sismico “sono sospesi i termini relativi agli adempimenti e ai versamenti dei contributi previdenziali e assistenziali e dei premi per l’assicurazione
obbligatoria in scadenza rispettivamente nel periodo dal 24 agosto 2016 al 30 settembre 2017 ovvero nel periodo dal 26 ottobre 2016 al 30 settembre 2017.

 

La norma definisce poi i termini per l’effettuazione dei pagamenti dei medesimi contributi, stabilendo che gli adempimenti e i pagamenti dei contributi previdenziali e assistenziali e dei premi per l’assicurazione obbligatoria, oggetto di sospensione, sono effettuati entro il 30 ottobre 2017, anche mediante rateizzazione fini ad un massimo di diciotto rate mensili di pari importo a decorrere dal mese di ottobre 2017. “Come si puo’ agevolmente notare – commentano Paolo Gatti Vice Presidente del Consiglio regionale e Gianni Chiodi, consigliere e Presidente emerito – il quadro normativo e’ piuttosto confuso e pertanto poco conosciuto da cittadini e imprese, ed ha certamente risentito sia della instabilita’ politica, sia di contingenti esigenze di finanza pubblica.

 

E’ pero’ assolutamente necessario, superando il silenzio inerte delle ultime settimane, che il Governo della Regione Abruzzo, d’intesa con quelli delle altre Regioni interessate, si attivi con il Governo nazionale e con il Parlamento affinche’ venga disposto, con urgenza, il differimento della sospensione dei termini dei versamenti e degli adempimenti tributari e delle imposte sospese. In primo luogo cio’ appare necessario poiche’ e’ ben difficile ritenere che i contribuenti interessati abbiano possibilita’ e risorse per procedere da subito ed allo stesso tempo ai versamenti del passato, del presente e del futuro, con il raddoppio, nei fatti, dei pagamenti da effettuare.

 

In secondo luogo sara’ necessario disporre fin da subito modalita’ di rateizzazione analoghe e misure di versamento identiche a quelle disposte dalla legge per il sisma del 2009 in applicazione dei principi di uguaglianza e pari trattamento per i cittadini e le imprese che hanno subito eventi calamitosi della stessa natura. Ricordiamo – concludono Gatti e Chiodi – che il lavoro delle Istituzioni porto’ a prevedere, per il terremoto del 6 aprile 2009, il versamento dei tributi sospesi nella misura del 40 per cento in centoventi
rate mensili, dopo due anni e mezzo circa di sospensione, e non sarebbe accettabile che i cittadini e le imprese del sisma 2016/17 venissero trattati in maniera differente e senza alcuna plausibile spiegazione”.