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Scuole e nuovi apprendimenti: dalla Regione 3 milioni di euro in arrivo

scuolascuolaAltri 3 milioni di euro al mondo della scuola abruzzese grazie alla seconda edizione del progetto “Scuole e nuovi apprendimenti”, finanziato con le risorse del FSE Piano Operativo 2012/13.

Dopo il successo della prima edizione che ha finanziato, con la stessa somma, i progetti di 35 istituzioni scolastiche, l’assessorato regionale all’Istruzione ha pubblicato oggi sul sito della Regione il nuovo avviso.

I soggetti attuatori ammessi alla presentazione delle candidature sono le Istituzioni scolastiche autonome statali o paritarie del I e II ciclo d’istruzione, coadiuvate da un organismo di formazione accreditato. Le risorse disponibili per l’attuazione degli interventi saranno ripartite su base provinciale e ciascuna proposta progettuale, che dovrà prevedere esclusivamente interventi extracurriculari, potrà avere un costo complessivo massimo pari a 60mila euro.

“Proseguiamo la politica di grande attenzione verso il mondo della scuola” commenta l’assessore Paolo Gatti “mettendo nuovamente a disposizione fondi destinati ad ampliare l’offerta formativa ed innalzare gli standard qualitativi del sistema scolastico regionale. Con le risorse che abbiamo deciso di impiegare, puntiamo a favorire da un lato l’attivazione di diversi percorsi formativi finalizzati a sostenere il rafforzamento delle abilità informatiche, matematiche, linguistiche (italiano e lingue straniere) degli studenti, e dall’altro a consentire l’avvio di percorsi per il rafforzamento dell’educazione ambientale e interculturale, anche con il coinvolgimento delle famiglie. L’11 settembre, insieme al Direttore dell’Ufficio Scolastico Regionale, incontreremo tutti i Dirigenti degli istituti scolastici dell’Abruzzo per informarli sui dettagli del progetto e per metterli nelle condizioni di poter partecipare utilmente al bando nell’interesse degli studenti e delle famiglie. Non dobbiamo mai dimenticare che più opportunità per la scuola e nella scuola significa più probabilità di avere ragazzi meglio preparati alla vita e al mondo del lavoro”.