Tromba d’aria sulle spiagge: polemica dei balneatori sul mancato allarme

buferamarePescara. Un gran polverone, è proprio il caso di dirlo. E alla tempesta di sabbia sollevata dalla tromba d’aria abbattutasi ieri sulle spiagge abruzzesi segue oggi quella polemica dei balneatori: “Nessuna comunicazione diramata: tragedia sfiorata solo per caso”.

“Solo il caso ha voluto che la tromba d’aria abbattutasi ieri sulla costa abruzzese non abbia provocato danni seri ai bagnanti, visto che agli stabilimenti balneari non è giunta alcuna comunicazione preventiva su quanto stava per accadere”. A dirlo e ad aprire la polemica dopo la tempesta, di vento e di sabbia, è il segretario regionale della Fab-Cna, Cristiano Tomei, che punta il dito contro la mancanza di comunicazione tra autorità e stabilimenti balneari: “Eppure”, dice Tomei, “in tutte le città abruzzesi esistono strumenti di comunicazione diretta con i bagnanti, che avrebbero permesso di gestire in modo più ordinato l’emergenza, evitare il fuggifuggi generale e caotico dagli ombrelloni, impedire ai natanti di uscire in mare”. Strumenti utili in situazioni di emergenza come quella che si è verificata ieri, quando in ballo c’è la sicurezza di decine di migliaia di persone costrette alla fuga dal litorale, sul quale si è abbattuto il vento a 40 nodi, trasformando in pochi attimi una tranquilla domenica di fine agosto in uno scenario da film apocalittico: ombrelloni divelti dal maestrale, cielo terso e minaccioso, fughe nel panico di centinaia di persone riversatesi in strada a caccia dell’automobile, tutto avvolto in una nebbia sabbiosa. Qualche eccezione, a dire la verità, c’è stata: “Mi risulta”, riferisce Tomei, “che sabato a Montesilvano, per iniziativa dell’amministrazione comunale, sia stato diramato agli stabilimenti balneari un bollettino con le previsioni meteo: una buona idea, anche se la  comunicazione appare un po’ generica”. Quello di ieri, a detta della Fab, è un episodio che non dovrà più ripetersi sulle nostre spiagge: “Occorre coordinare i diversi organismi deputati alla sicurezza e all’informazione (Protezione civile, enti locali, prefetture, servizio meteorologico) con le associazioni di categoria, in modo da poter diramare, anche tramite semplici sms o altri mezzi informatici, ed in tempo reale, le disposizioni più chiare possibile necessarie a prevenire o gestire le emergenze”.

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