E’ l’appello lanciato dai presidenti delle quattro Province Valter Catarra, Antonio Del Corvo, Enrico Di Giuseppantonio, Guerino Testa, i quali hanno inviato una lettera alla Regione alla luce di una normativa, la cui attuazione è stata sospesa fino a l° gennaio del 2013 proprio a causa delle gravissime difficoltà che allo stato attuale incontrerebbero le Province, che ha previsto il passaggio da un regime di deposito con controllo a campione pari al 10% dei progetti, ad un regime autorizzatorio relativamente agli interventi ricadenti in zone a media ed alta sismicità pari al 100% dei progetti, con un notevole incremento delle attività a carico degli uffici preposti, che saranno tenuti al controllo, alla verifica e all’autorizzazione, entro i previsti 60 giorni, del 100% delle pratiche presentate e ciò a fronte di risorse umane e strumentali che già oggi sono nettamente insufficienti.
“La Legge 28/2011 è una buona norma, necessaria in una regione come la nostra profondamente
segnata dall’esperienza del terremoto e la sua attuazione non è più procrastinabile. Ma è altrettanto evidente che le Province, fra i tagli dei trasferimenti da parte dello Stato e l’azzeramento da parte della stessa Regione dei fondi destinati a taluni servizi, ai quali le Province devono sopperire direttamente con proprie risorse finanziarie, sono nella impossibilità di attuare una norma che richiede l’assunzione di personale e l’acquisto di mezzi e beni strumentali – dicono i quattro presidenti – c’è poi un’altra questione importantissima da rivedere e definire: ci riferiamo alla riduzione dei diritti d’istruttoria a carico degli utenti: anche su questo versante attendiamo dalla Regione una risposta positiva perché applicare le tariffe previste dalla Legge 28/2011 significherebbe penalizzare oltremodo un settore come quello dell’edilizia che, al pari degli altri, sta vivendo un momento di forte crisi”.
“Gennaio è dietro l’angolo – dice il presidente dell’Unione delle Province Abruzzesi Enrico Di Giuseppantonio – ed è già il momento di concretizzare impegni e buoni propositi: il rischio, altrimenti, è gettare nel caos gli Uffici e portare alla paralisi l’attività di cittadini, professionisti e imprese. In qualità di Presidente dell’Upa ho incaricato l’assessore provinciale al Genio Civile di Chieti Nicola Campitelli di coordinare i quattro assessori che sono già a lavoro per conto delle rispettive Province nel seguire questa vicenda”.