La Filt Cgil Abruzzo, di concerto con le segreterie territoriali di Chieti, L’Aquila, Pescara e Teramo e alla Cgil Abruzzo, ha indetto uno sciopero regionale di 4 ore del trasporto locale che si terrà venerdì 15 settembre.
All’origine di questa decisione vi sono i provvedimenti ufficializzati dalla Regione Abruzzo che avranno un impatto notevole sul futuro dell’azienda regionale di trasporto (TUA) ma più in generale sull’intero assetto del trasporto pubblico locale abruzzese.
Tra gli aspetti contestati nella dichiarazione di sciopero e sui quali la Cgil tornerà ad approfondire nei prossimi giorni con una serie di conferenze stampa che saranno organizzate anche in ambito locale, vi è la cessione di un ramo d’azienda a Sangritana Spa che darà origine ad un trasferimento societario di tutti i servizi a lunga percorrenza ed interregionali oggi espletati da TUA (collegamenti da e verso Roma e da e verso Napoli). Una decisione che, unitamente alla decontribuzione di alcuni importanti servizi essenziali in grado oggi di assicurare i collegamenti dei tantissimi pendolari abruzzesi con la Capitale, andrà ad indebolire la società regionale di trasporto, limitandone fortemente i ricavi da traffico e determinerà altresì pesanti ricadute occupazionali soprattutto nelle aree interne.
“L’operazione”, si legge in una nota, ” contrariamente a quanto vorrebbero far credere Regione Abruzzo e la stessa TUA, non risponde ad alcun obbligo di legge che invece prevede espressamente la possibilità di mantenere all’interno di una società (seppur affidataria di servizi “in house”) anche servizi di natura commerciale purché gli stessi siano opportunamente separati dal punto di vista contabile-amministrativo dalle restanti attività.
La realtà è che dietro questa decisione del Governo regionale che farà resuscitare la Sangritana dando anche risposte a quella politica lancianese che non ha mai accettato e gradito la fusione e l’incorporazione in Tua, vi sono motivazioni e interessi davvero poco nobili che nulla hanno a che fare con le false affermazioni di voler tutelare e salvaguardare i 1600 dipendenti della società regionale di trasporto.
La pubblicità che campeggia sui mezzi TUA e che invita i cittadini ad avvalersi di un competitor privato per gli spostamenti a lunga percorrenza, è la dimostrazione lampante ed esplicita dello scenario ipotizzato dal Governo Regionale e che mira alla graduale privatizzazione del trasporto pubblico locale.
Può darsi che ci sbagliamo, ma sinceramente non rammentiamo l’esistenza di pubblicità che campeggiano sui “Frecciarossa” di Trenitalia e che invitano gli utenti a prenotare i propri viaggi su “Italo” di Ntv.