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Brusca retromarcia per l’export abruzzese. D’Alessandro accusa Gatti

L’Aquila. L’Istat diffonde oggi i dati sull’export nazionale e regionale, nel primo trimestre 2012, evidenziando una crescita congiunturale delle esportazioni significativa per le regioni meridionali, ma che riporta un preoccupante segno negativo (– 4,3) per l’Abruzzo, connotando si tratta di una delle regioni italiane maggiormente in difficoltà.

“Sappiamo già cosa ci risponderà l’assessore Gatti”, dichiara il Consigliere regionale Cesare D’Alessandro (IdV): “che non sappiamo leggere i dati, che l’Abruzzo va meglio di altri, che l’Abruzzo è tra i primi nel contesto nazionale e mondiale, ma ormai la sua difesa è smentita dai fatti, dai sindacati, dalle associazioni di categoria e da chi il lavoro non ce l’ha! L’export italiano è in aumento; quello abruzzese, al contrario, è in netto calo. La realtà, documentata dalle cifre, è che la scarsa incisività dell’azione di governo regionale ci sta portando a una marcata riduzione del dinamismo imprenditoriale locale. Così come anticipato (dati Istat) dal forte aumento della disoccupazione, anche il calo dell’export si tradurrà inevitabilmente in un calo degli occupati. L’assessore Gatti prenda finalmente atto che non siamo i primi della classe, come lui vorrebbe far credere agli abruzzesi, ma soprattutto intervenga, assieme alla sua Giunta, con azioni di carattere strutturale e duraturo per agevolare il lavoro delle nostre imprese. Invece registriamo, dall’inizio di questa legislatura, innumerevoli proclami e annunci a firma del nostro assessore, spesso sovrapponibili l’uno con l’altro, ai quali poche volte seguono fatti concreti e soprattutto mai conseguono risultati soddisfacenti. Finora tutti gli interventi posti in essere dal suo assessorato sono frutto di accordi e iniziative che non gli appartengono. Anziché limitarsi a disconoscere la realtà e vantare meriti che non sono suoi, ma riconducibili al POR FSE 2007/2013” conclude D’Alessandro, “ci dica quali iniziative sta mettendo in essere con riferimento al futuro Programma Operativo Regionale da definire per il periodo 2014-2020”.