“Sono sereno e tranquillo, credo di aver spiegato tutto, sono molto fiducioso in una conclusione positiva della vicenda. Ho piena fiducia della magistratura, credo di aver spiegato l’equivoco”. E’ quanto ha detto ai giornalisti il vice presidente della Regione, Alfredo Castiglione, al termine dell’interrogatorio dinanzi il gip dell’Aquila, Marco Billi, nell’ambito dell’inchiesta “Caligola” su presunte tangenti sotto forma di assunzioni in alcuni bandi sull’informatica relativi al programma di cooperazione Ipa adriatico.
Nei giorni scorsi il pubblico ministero titolare dell’inchiesta, Antonietta Picardi, aveva chiesto al gip l’interdizione dai pubblici uffici per Castiglione. “Con tutte le riforme che sto facendo” ha commentato l’assessore regionale “non sto certo a pensare alle referenze per un protocollo culturale con l’Albania senza scopo di lucro che poi non si è fatto. Credo che i giudici abbiano capito la mia buona fede, non a caso abbiamo spedito la referenza per raccomandata, quindi alla luce del sole e lo avrei fatto non solo all’allora mia fidanzata, ora ex, ma anche se non ci fosse stata di mezzo la mia compagna. Dall’Albania mi chiedevano solo se questa associazione operava ed esisteva”.
La decisione del Gip, intanto, è attesa tra quattro, cinque giorni. In caso di accoglimento dell’interdizione dai pubblici uffici, Castiglione sarà costretto a dimettersi.