Infrastrutture abruzzesi, D’Alfonso propone otto interventi a Delrio

Pescara. Otto interventi strategici per potenziare il patrimonio delle infrastrutture abruzzesi. È il dossier che il presidente Luciano D’Alfonso ha consegnato al ministro delle infrastrutture e dei trasporti, Graziano Delrio, presente oggi a Pescara, a margine dell’inaugurazione del ponte Flaiano.

Gli interventi individuati dal presidente Luciano D’Alfonso sono il miglioramento della ferrovia Pescara-Roma, la semplificazione amministrativa per attivare con celerità la manutenzione e il dragaggio dei porti regionali, il potenziamento dell’aeroporto di Pescara, maggiori fondi per la manutenzione delle strade provinciali e comunali, il trasferimento della gestione di alcuni collegamenti viari di rango provinciale alla competenza di Anas, l’istituzione in Abruzzo di zone economiche speciali, la manutenzione dei tratti di autostrade regionali, in particolare interventi destinati a ponti e viadotti, e il reperimento di fondi per la nuova caserma del Comando provinciale dei carabinieri di Pescara.

“E’ una giornata importante e straordinaria per Pescara e l’Abruzzo – ha esordito il presidente Luciano D’Alfonso nel corso dell’incontro avvenuto nella sala consiliare di Pescara con il ministro Delrio, alla presenza dei sindaci abruzzesi -.

Abbiamo consegnato al ministro l’agenda delle priorità che vede in testa, tra i vari interventi, l’investimento per il potenziamento della ferrovia Pescara-Roma (15 milioni per il progetto esecutivo) e la candidatura della nostra regione a ospitare le zone economiche speciali, nel quadro del riordino dell’autorità portuali. Noi abbiamo le carte in regola.

Infine – ha concluso D’Alfonso – ho proposto di valorizzare il piano viario regionale che stiamo portando avanti con Anas”.

Nella sala consiliare del Comune di Pescara si sono alternati gli interventi di rappresentanti del mondo imprenditoriale, sindacale e universitario, tra i quali Nicola Mattoscio (presidente di Saga), Luciano D’Amico (rettore dell’Università degli Studi di Teramo), Agostino Ballone (Confindustria Abruzzo), Rita Innocenti (segreteria regionale di Cgil) e Gianluca Carota (Cna Abruzzo), prima della conclusione dei lavori affidata al ministro Graziano Delrio, il quale ha sottolineato le potenzialità dell’Abruzzo.

“In questo anno e mezzo – ha detto Delrio – abbiamo lavorato col presidente D’Alfonso in maniera molto intensa. Abbiamo fatto un programma di sviluppo delle infrastrutture, affrontando tutti i nodi. Abbiamo messo in fila tutte le opere, compreso lo sviluppo dell’aeroporto e dei porti. La nostra programmazione, accompagnata dalle risorse giuste, cambierà il volto dell’Abruzzo e credo che i cantieri che stanno per iniziare e le aggiudicazioni che stiamo per fare dimostrano che abbiamo seguito la strada giusta. Quella di pianificare, di programmare e di mettere le risorse”.

Ai cronisti che chiedevano quali siano gli interventi più importanti D’Alfonso ha risposto: “Il 23 giugno apriamo le buste per la Fondovalle Sangro. Centonovanta milioni di euro, più trenta, attesi da quarant’anni. Ringrazio molto Delrio, ringrazio Anas e l’atteggiamento responsabile degli enti locali. Un grande grazie anche a Fiat-Sevel, che ha aspettato senza abbandonare l’Abruzzo e adesso finalmente ci siamo”.

Il ministro ha parlato anche di aeroporti minori: “Aeroporti minori significano sviluppo turistico. C’è una grande richiesta d’Italia, allora perché dobbiamo far chiudere gli aeroporti minori? Li abbiamo difesi per questo. Perché crediamo nello sviluppo del Mezzogiorno attraverso le connessioni e quindi attraverso gli aeroporti”.

Poi Delrio ha voluto fare chiarezza alla questione della manutenzione delle autostrade A24 e A25: “Non voglio sentire in Abruzzo che il ministero sta ritardando la messa in sicurezza dei ponti autostradali. Non è vero. È una cosa che abbiamo sollecitato noi, che abbiamo voluto noi per primi. Quindi siamo perfettamente coscienti che questa è una cosa su cui correre. Si è dovuto studiare un meccanismo che consentisse a questa cosa di avvenire perché non poteva avvenire secondo i canali di finanziamento tradizionali, come per le altre società autostradali. Ognuno di noi ha dovuto ingoiare qualche mal di pancia, ma la cosa è fatta e questo è l’importante”.

Infine un passaggio sul terremoto e sulla sfida che la ricostruzione rappresenta, anche in termini di sviluppo: “La sfida del terremoto non si vince solo ricostruendo, perché c’è rischio che gli abitanti scappino. Per non farli scappare serve una prospettiva di sviluppo stabile. Se le aree dell’Appennino sono scarsamente accessibili, questo è un elemento importante. Stiamo lavorando affinché, mentre si ricostruisce, si migliori anche l’accessibilità dei territori”.

 

UIL ABRUZZO: “BENE SULLA VELOCIZZAZIONE PESCARA-ROMA E ZONE ECONOMICHE SPECIALI”

Piacciono alla Uil Abruzzo le idee per lo sviluppo esposte dal ministro Delrio stamattina a Pescara, e dal presidente della Regione, Luciano D’Alfonso. “Siamo soddisfatti per quanto emerso – commenta Michele Lombardo, segretario regionale Uil Abruzzo – sia dal responsabile delle Infrastrutture, sia dal governatore: sono idee che vanno nella giusta direzione, da noi sempre auspicata, di uno sviluppo concreto dell’intero territorio regionale”.

In particolare, per Lombardo, sono due le azioni prioritarie su cui far convergere lo sforzo di tutti: “Sul tema dei trasporti fa bene Delrio a dire che senza connettività non c’è sviluppo. Lo diciamo da anni, ed ora è il momento di agire. Siamo fortemente convinti che, oltre alla dorsale adriatica, una definitiva velocizzazione della tratta ferroviaria Pescara-Roma non sia più rinviabile.

Il trasporto su ferrovia, del resto, rimane sempre quello migliore, anche in un’ottica di sviluppo sostenibile, e l’interesse del ministro ci è sembrato opportuno”.

Da un punto di vista economico, invece, è sicuramente utile l’idea delle “zes”, le zone economiche speciali, recentemente approvate dal consiglio dei ministri: “Con il governatore D’Alfonso siamo pronti a fare la nostra parte affinché anche l’Abruzzo possa beneficiarne. Siamo dell’avviso che, nella definizione di queste zone, nella nostra regione si tenga conto non solo della fascia costiera ma anche dell’economia dell’Appennino.

Come Uil Abruzzo – conclude Lombardo – siamo pronti a fare la nostra parte affinché la nostra regione possa beneficiare di soluzioni concrete e veloci di cui sente il bisogno da tempo”.

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