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Borsacchio: il Consiglio Regionale rinvia la discussione per mancanza di numero legale. Ed è polemica

“Nella seduta odierna del Consiglio regionale non è stato possibile inserire l’argomento sulla riperimetrazione della Riserva del Borsacchio all’ordine del giorno, poiché il numero dei consiglieri di maggioranza rimasti in aula, non è stato sufficiente a raggiungere la maggioranza qualificata, malgrado ci fossero alcuni consiglieri assenti giustificati, che, generalmente, per altri tipi di votazione, non vengono computati per la formazione della maggioranza”.

A sostenerlo è il consigliere regionale e capogruppo di Fli, Berardo Rabbuffo.

“Abbiamo aspettato tanto, aspetteremo anche il prossimo Consiglio regionale per inserire la discussione del progetto di legge sulla Riserva del Borsacchio” prosegue Rabbuffo. “Per risolvere tutti i problemi emersi, come ad esempio il completamento del contratto di quartiere dell’Annunziata di Giulianova, ormai è necessario provvedere alla riperimetrazione dell’area protetta, come anche sostenuto dai Sindaci e dai Consigli comunali di Giulianova e Roseto, con il solo scopo di eliminare ciò che Riserva naturale non è: area antropizzate, come il quartiere dell’Annunziata, l’abitato di Contrada Giammartino e la zona di Colonia Spiaggia, comprese le aziende turistiche situate sulla costa. In questi ultimi territori i residenti subiscono, ormai da sette anni, ingiuste misure di salvaguardia che impediscono di intraprendere qualsiasi iniziativa. Non è possibile emendare o modificare le misure di salvaguardia imposte dalla legge statale, come sostenuto dal consigliere Acerbo. Infatti, è demandata allo Stato la disciplina esclusiva della tutela dell’Ambiente, mentre alle Regioni è riservata, come materia concorrente, la gestione del territorio. Perciò una deroga alle misure di salvaguardia previste dalla normativa nazionale vigente e che consentirebbe nuove edificazioni all’interno di un’area protetta prima dell’approvazione del Pan (Piano di Assetto Naturalistico), si porrebbero in conflitto con la legge dello Stato. E’ evidente che, la Riserva naturale del Borsacchio, rappresenta un grande valore nelle zone non urbanizzate e tutto ciò che e’ stato maldestramente inserito nel perimetro va eliminato per ripristinare la giustizia e la legalità. Chi spende energie contro questo progetto di legge, solo per fini populistici potrebbe invece impegnarsi a far funzionare la Riserva e attuare i principi del Piano di Assetto Naturalistico”.

 

Lanfranco Venturoni, capogruppo Pdl in Consiglio Regionale. “Sul Borsacchio finalmente le carte si scoprono! I consiglieri regionali di sinistra, in particolare Claudio Ruffini, Giuseppe Di Luca e Cesare D’Alessandro, quando si è trattato di inserire all’ordine del giorno la discussione relativa alla riperimetrazione della riserva, hanno abbandonato l’aula prontamente seguiti dai colleghi di minoranza, impedendo di fatto che tale argomento venisse trattato. Sarebbe bastata la sola presenza dello stesso consigliere Ruffini, che si erge a paladino degli interessi dei territori di Giulianova e Roseto, per far sì che oggi in Consiglio regionale si potesse affrontare una volta per tutte la questione, trovando quella soluzione che a parole tutti dicono di volere ma che nessuno dell’opposizione si adopera per trovare. Le comunità di Giulianova e di Roseto sappiano che in data odierna è stata scritta un’ulteriore pagina di cattiva politica, quella di chi, pur di sottrarsi al confronto, non esita a nascondersi dietro pretestuosi cavilli regolamentari e ad approfittare dell’assenza giustificata da motivi istituzionali dei presidenti Chiodi e Pagano. Teniamo a precisare che si tratta di un rinvio solo momentaneo perché faremo valere nel prossimo consiglio regionale la nostra ferma volontà, mirata a superare questo ostacolo allo sviluppo dei territori interessati e all’attesa attuazione del contratto di quartiere Annunziata di Giulianova”.

 

Claudio Ruffini e Giuseppe Di Luca, consiglieri regionali Pd. “Venturoni passa all’attacco per nascondere le difficoltà della sua maggioranza, difficoltà evidenti che dimostrano che il capogruppo della Pdl non tiene più i suoi uomini che ogni volta lo espongono all’ennesima figuraccia”. Per i consiglieri regionali del Pd la situazione è chiarissima: le leggi in Consiglio regionale si approvano con un certo numero di consiglieri, e come finora è sempre accaduto sono gli stessi consiglieri di maggioranza, se vogliono, a dover in primis garantire il numero legale per farlo. Oggi invece si è scritta una brutta pagina perché per l’ennesima volta la maggioranza in aula non aveva i numeri per approvare la legge sul Borsacchio. A noi più che le chiacchiere di Venturoni interessa portare a casa un risultato che si chiama Istituzione della Riserva del Borsacchio. Un traguardo a cui lavoriamo da sempre, con proposte di legge, emendamenti, etc etc, sia in Commissione che in Consiglio regionale, dove purtroppo ci troviamo tra il fuoco di Venturoni che vuole abrogare tutto e quello di Acerbo che vuole bloccare tutto, con il risultato che a rimetterci sono i cittadini ed i Comuni interessati. Per queste ragioni, stavolta deve essere lo stesso Presidente Chiodi (che della vicenda Borsacchio non si è occupato mai) a riunire attorno ad un tavolo tutte le posizioni e fare la sintesi che porti all’approvazione di una nuova perimetrazione del Borsacchio. Ruffini e Di Luca lanciano infine un avvertimento: con la sentenza della Corte Costituzionale n.14/2012 si rischia concretamente che chiunque abbia interessi nella Riserva possa ricorrere all’impugnativa della legge istitutiva (cioè l’art.69 della finanziaria del 2005) per vizi di incostituzionalità legati al fatto che secondo la Corte “non va trascurata la partecipazione degli enti territorialmente interessati al procedimento istitutivo di una riserva, onde evitare di andare in contrasto con i nostri principi costituzionali contenuti nell’articolo 117 terzo comma”. “Vizi quelli sollevati dalla Corte Costituzionale” dicono Di Luca e Ruffini “che verrebbero superati con la nuova perimetrazione in quanto stavolta gli enti locali si sono espressi più volte nei rispettivi consigli comunali e nelle Commissioni Consiliari”. Il Pd ricorda infine la propria proposta sul Borsacchio: va completato il contratto di quartiere dell’Annunziata di Giulianova onde evitare di perdere il finanziamento; le case esistenti nelle zone perimetrali della riserva (cioè quelle della zona nord di Cologna spiaggia, quelle di Via S.Salvatore, della frazione Giammartino e le case esistenti ubicate a sud del perimetro del Borsacchio) possono uscire fuori dalla perimetrazione, mentre tutto il resto deve stare dentro. “Questa è la nostra proposta che da due anni portiamo in Consiglio regionale con un apposito emendamento in finanziaria ma puntualmente viene bocciato dalla maggioranza.Se la proposta supererà come noi auspichiamo l’ostruzionismo di alcune forze, il Pd non farà mancare il suo voto a favore dei cittadini e nel rispetto delle decisioni dei Comuni”.

 

Cesare D’Alessandro, consigliere regionale Idv. “Venturoni sul Borsacchio non ha fatto tana!Oggi non è stato possibile svolgere la discussione sulla riserva naturale del Borsacchio a Roseto degli Abruzzi, ma questo non perché io abbia abbandonato l’Aula, cosa che non è mai avvenuta, come sostiene invece un confuso e obnubilato capogruppo del Pdl, Lanfranco Venturoni; piuttosto perché la maggioranza di Chiodi non c’è più, non ha più i numeri e non riesce a far approvare praticamente nulla nel corso dei lavori del Consiglio regionale. Peraltro, segnalo a Venturoni che io, sul Borsacchio, ho persino votato, ma lui, accecato da furia distruttiva contro la riserva (la vuole incenerire!) non se ne è neppure accorto. Si legga il verbale dei lavori dell’Aula e lasci riposare i biotopi del Borsacchio: se ne stia zitto!”.

 

Maurizio Acerbo, consigliere regionale Prc. “Per l’ennesima volta è stato respinto in Consiglio Regionale l’attacco alla Riserva del Borsacchio. Questa volta non abbiamo nemmeno dovuto fare ostruzionismo: è bastato invocare il rispetto del regolamento. Venturoni e Rabbuffo dopo la sveltina in commissione sono scivolati su una buccia di banana e se la prendono con i loro complici del Pd per omissione di soccorso. E’ una vergogna che da tre anni la riperimetrazione del Borsacchio sia la principale preoccupazione di Pd, Pdl e terzo polo. I comunicati pomeridiani di Pdl, Fli e Pd sono ridicoli quanto le loro polemiche che non ci riguardano visto che alla fin fine perseguono tutto sommato gli stessi obiettivi. Rivendichiamo di aver promosso l’istituzione della Riserva salvando un’area di pregio che altrimenti oggi non ci sarebbe più e di averla difesa dai tentativi speculativi. Ci siamo sempre fatti carico delle problematiche relativeai residenti e al contratto di quartiere dell’Annunziata. Deve essere chiaro che la situazione è bloccata da anni per respondabilità di chi boicotta la riserva al fine di liberare aree per l’edificazione. Non è stato approvato il Piano di Assetto Naturalistico. Non sono state introdotte deroghe da noi proposte alle misure di salvaguardia (lo abbiamo fatto per la Pineta dannunziana senza incorrere in nessun ricorso). E vengono a dirci che noi blocchiamo tutto?”.