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Il Partito delle Aziende celebra il suo primo Consiglio nazionale in Abruzzo

Francavilla al Mare. Fondato a Verona qualche mese fa, il neonato Partito delle Aziende (PdA) ha scelto l’Abruzzo per celebrare il suo primo Consiglio nazionale, nel corso del quale verranno presentate le strutture della nuova formazione politica.

Si aprirà infatti sabato 10 marzo, alle 11.00, presso lo Sporting Hotel “Villa Maria” di Francavilla al Mare, la seduta dell’organismo dirigente, che raccoglie un centinaio di delegati provenienti da tutta Italia in rappresentanza degli oltre 12 mila tesserati che hanno deciso da subito di sostenere il partito.

Il PdA, che ha eletto già il presidente nazionale, Fabrizio Frosio e il segretario, Gianmario Ferramonti, mentre il vicepresidente per il Centro Italia è l’abruzzese Fabrizio Mechi, è un partito che si fonda sui valori della cultura e della tradizione cristiana, sul lavoro e sulla famiglia e si propone l’equiparazione, nei diritti e nei doveri, dell’impresa al singolo individuo e con il primo Consiglio nazionale punta a stabilizzare l’organizzazione territoriale, già articolata in tutta Italia ed a iniziare un lavoro di diffusione della formazione politica in tutte le realtà locali.

Già protagonista di alcune battaglie nel Parlamento nazionale in favore del finanziamento delle piccole e medie imprese italiane, attraverso la presentazione di proposte di legge che sono state assunte dalle Commissioni competenti, il PdA, in attesa di costituire liste nazionali per le elezioni politiche del 2013, è già presente in diverse città con propri candidati sindaci in occasione delle Amministrative della prossima primavera.

“Quando si parla di aziende – ha spiegato il presidente nazionale del PdA, Fabrizio Frosio – si accende subito il riflettore sull’imprenditore, sul suo reddito, sui suoi averi o  doveri, ma mai sui suoi diritti, mai sui suoi dipendenti fedeli e partecipi, mai sulle sue capacità di inventare una soluzione ogni giorno per sopravvivere in questa situazione  economico-politica in cui il nostro Paese è sprofondato. Da oggi il PdA si occuperà di questo: dalla Sicilia al Piemonte parleremo dei diritti di chi fa impresa, parleremo della dignità umana, parleremo di dovere di ribellione democratica verso chi ci porta allo sfascio, noncurante delle nostre radici e tradizioni storiche politiche e sociali. Il Partito delle Aziende, tuttavia, non è solo il partito degli imprenditori.  Noi, che abbiamo piccole aziende, sappiamo bene che il nostro dipendente ha gli stessi nostri problemi e le nostre stesse esigenze e  sappiamo che non è la ricerca del lusso, ma ha in primo luogo l’assillo dell’affitto, del pane e delle bollette da pagare. Non possiamo  lasciare le nostre famiglie orfane di quella serenità che è l’anticamera della vita dei nostri figli, della  felicità, dell’amore e del  vivere futuro. Quante delle nostre aziende stanno chiudendo? Quante stanno bruciando i loro patrimoni per affrontare una situazione ulteriormente aggravata da tasse ingiuste chieste da uno Stato che non tutela la sua forza lavoro-nazionale, unico vero motore di prospettiva e di crescita? Da oggi il PdA darà una casa politica a chi casa non l’ha, darà risposte concrete con parole semplici e soluzioni certe ed applicabili”.