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Ministro Minniti in Abruzzo: ’25 aprile data di nascita della democrazia’

Pescara. “In questo 25 aprile bisogna riconfermare un dato: che la democrazia in Italia è stata una cosa straordinaria negli anni che ci hanno preceduto, è una cosa straordinaria adesso ma soprattutto sarà una cosa straordinaria per il nostro futuro. Democrazia è per sempre”.

Lo ha detto nella giornata della Liberazione il ministro dell’Interno, Marco Minniti, parlando ai sindaci dell’Abruzzo intervenuti a Pescara a un incontro sulla sicurezza organizzato alla Provincia, con il presidente della Regione, Luciano D’Alfonso, il sindaco di Pescara, Marco Alessandrini, e il presidente della Provincia, Antonio Di Marco.

Minniti, dopo la tappa nel capoluogo adriatico, ha fatto visita al paese simbolo di questa giornata, Taranta Peligna,  dove si erge il sacrario della Brigata Majella, una cappella costruita su uno sperone roccioso proteso come un balcone sul paese.

“Siamo uno dei grandi Paesi del mondo che ha sconfitto il terrorismo. L’ha sconfitto non perdendo se stesso, lo ha sconfitto mettendo in campo tutti quanti gli strumenti di una democrazia. E questo è il cuore della questione.

Combattere il terrorismo da democrazia”, aggiunge Minniti sottolineando che “questo è il valore della discussione che facciamo oggi, 25 aprile. Quei valori di libertà, tolleranza, rispetto e ascolto reciproco, che sono di straordinaria attualità”.

Minniti sottolinea quindi che “c’è bisogno di più intelligence, prevenzione e capacità di indagine”. Ma, dice “se vogliamo prevedere l’imprevedibile l’unica cosa che si può fare è avere il controllo assoluto del territorio. Parola antica ma punto cruciale”.


“Il 25 aprile è nata la democrazia in Italia”. Cosi’ il ministro dell’Interno, Marco Minniti, presente oggi alle celebrazioni svoltesi a Taranta Peligna presso il sacrario della Brigata Maiella.

Alla presenza di Giovanni Legnini, vice presidente del Csm, del presidente della Regione Abruzzo, Luciano D’Alfonso e Tomasz Orlowski, ambasciatore polacco in Italia, si è deposta la corona ai piedi del sacrario.

Sono poi seguiti i saluti del presidente della Fondazione Brigata Maiella, Nicola Mattoscio e l’intervento del sindaco di Taranta, Marcello Di Martino.

Tante bandiere tricolori, tanti gonfaloni dei Comuni limitrofi della Majella orientale, gli ormai pochi reduci della Brigata Maiella e una voce unanime, “la libertà oggi è ancora un valore insopprimibile e deve prevalere sempre”.