Così l’assessore regionale Mauro Febbo replica alle dichiarazioni del Consiglieri regionali del Pd che sono intervenuti sulla situazione che vede coinvolti i lavoratori dell’Associazione regionale allevatori.
“I due rappresentanti dell’opposizione” prosegue Febbo “parlano senza sapere e ignorano completamente la problematica. Dopo 3 anni di insistenti richieste sono riuscito ad ottenere un Piano industriale serio e in questo periodo, tra mille sacrifici e difficoltà, ho lavorato per tenere in piedi il settore della zootecnia abruzzese che era stato lasciato completamente all’abbandono dalla passata amministrazione e che non sembrava avere più nessuna prospettiva. Quelle dell’Ara sono problematiche che vengono da lontano con le quali mi confronto quotidianamente a differenza di qualcuno che se ne ricorda solo per ritagliarsi un po’ di visibilità sui media regionali. Il lavoro svolto dalla Direzione Politiche agricole è indirizzato a recuperare e rafforzare la credibilità e la posizione dell’Associazione agli occhi degli allevatori abruzzesi e anche dei contribuenti visto come era stato gestito prima del nostro insediamento. Questo per rendere l’Ara un utile strumento a supporto del settore e questo rappresenta il reale intento della nostra azione. Consapevoli delle problematiche che lo riguardano, il settore zootecnico è sempre sotto la nostra attenzione e anzi vorrei ricordare a Ruffini e Di Pangrazio, che non lo sanno, come queste criticità esistano a livello nazionale in riferimento al taglio, anzi all’azzeramento, dei trasferimenti. Il problema non è solo dell’Ara (Associazione regionale allevatori) ma riguarda l’AIA (Associazione Italiana allevatori) e quindi ha una ricaduta su scala nazionale: se non sono a conoscenza di questi aspetti possono provare a chiedere notizie ai rappresentanti delle regioni italiane governate dalla loro stessa coalizione (come ad esempio l’Emilia Romagna, Umbria e Marche) o nel caso alle organizzazioni professionali riconducibili al loro orientamento politico. Quindi invito i due Consiglieri del Pd a stare tranquilli perché sono perfettamente a conoscenza della situazione e ho le idee chiare su come affrontarla e soprattutto risolverla anziché fare interventi con facile ed infantile qualunquismo. Piuttosto riflettessero sull’emendamento scandalo che hanno presentato in sede di approvazione della Finanziaria 2010”.