“La Regione non distribuisce i risparmi tra le fasce deboli colpite dai tagli indiscriminati ma li usa per assumente nuovi dirigenti”. Così tuonava ieri il consigliere regionale dell’Idv, Carlo Costantini, al quale replica oggi l’assessore regionale al Personale, Federica Carpineta.
“In relazione alla ormai rituale uscitina del consigliere avvocato Carlo Costantini sulla presunta infornata di sei nuovi dirigenti nella Regione, chiedo: chi è che scredita le istituzioni? Come possono i cittadini abruzzesi avere fiducia nelle istituzioni quando il principale oppositore, cioè il consigliere Costantini, non sa leggere le delibere di Giunta e su questo suo errore, a meno che non sia assoluta mala fede, basa dichiarazioni che puntano solo a discreditare il lavoro della Giunta Regionale, evidentemente al solo fine di farsi propaganda? Come possono i cittadini abruzzesi capire come stanno le cose se l’opposizione spara dati sbagliati e a nessuno viene in mente di offrire ai lettori e agli utenti radiotelevisivi il contestuale confronto con i dati del Governo Regionale? Non possiamo ogni giorno inseguire chi si autoinnalza sul piedistallo della polemica, nella parte impropria del paladino delle cose buone e oneste, dovendo replicare ogni volta per riaffermare dati veri e cose vere, quando sarebbe più utile per i cittadini, anche più corretto, offrire loro, nella stessa pagina o nello stesso servizio, il diritto di replica a chiunque venga attaccato o, quantomeno, presentando i dati che vengono dalle strutture regionali. L’avvocato Costantini non può non sapere che la Giunta Regionale, a fronte di ben 19 posti vacanti creati dai precedenti Governi Regionali, assume solo tre e non sei dirigenti. Sa che, oltre ai tagli, che abbiamo fatto e che si stanno facendo, si cerca di migliorare la macchina amministrativa regionale inserendo qualifiche indispensabili e non presenti nei ruoli esistenti. Dovrebbe essere ormai pacifico, avendolo ripetutamente detto, che questo Governo Regionale e solo questo Governo in tutta la storia della Regione Abruzzo, ha ridotto i dirigenti, che son passati da 120 a 87. Abbiamo ridotto le spese per il personale, risparmiando svariati milioni di euro. Non possiamo però solo tagliare. La burocrazia regionale è strumento al servizio dei Cittadini, non può essere semplicemente eliminata a forza di tagli, deve essere migliorata e qualificata perché questo significa servire i Cittadini. L’ho fatto recentemente nel comunicato del 1 dicembre scorso, ripeto la domanda che non tutti hanno avuto l’opportunità o il coraggio di pubblicare: dove erano certi signori quando i dirigenti regionale crescevano di numero e la relativa spesa pubblica cresceva allegramente? Domando direttamente al consigliere Costantini, dov’era lui e dov’erano i vari moralizzatori come lui quando i dirigenti aumentavano e le spese salivano? Oggi sgomitano nelle colonne dei giornali e negli spazi radiotelevisivi locali per procurarsi una verginità posticcia, sperando che nessuno ricordi chi ha portato l’Abruzzo e l’Italia in queste condizioni o, forse, utilizzando questo becero populismo solo per ottenere il più favorevole posizionamento all’interno delle opposizioni in vista delle prossime elezioni. Cose da vecchia, vecchissima politica”.