Maltempo in Abruzzo: entro 90 giorni i comuni devono fare la stima dei danni VIDEO

Entro 90 giorni dalla pubblicazione dell’ordinanza della Protezione Civile Nazionale (prevista nei prossimi giorni) i Comuni dovranno comunicare formalmente alla Regione l’ammontare dei danni – al patrimonio pubblico e privato – provocati dall’ondata di maltempo dello scorso gennaio.

 

Lo ha sottolineato il presidente della giunta regionale Luciano D’Alfonso, nel corso di una riunione a Pescara, a cui hanno partecipato i vertici dell’Anci e dei dipartimenti della Regione.

 

“Il lavoro di ricognizione da parte delle realtà territoriali deve partire subito – ha spiegato il presidente – perché si tratta di attività complesse che vanno gestite in maniera approfondita, ma senza perdere di vista le scadenze”. La raccolta dei dati riguarderà, al momento, solo i danni direttamente provocati dal maltempo, da cui sono naturalmente esclusi quelli su beni coperti da un’assicurazione privata. Potranno essere trasmesse, alla specifica piattaforma regionale, segnalazioni riguardanti danni al patrimonio pubblico, privato, ad attività economiche e commerciali.

 

Le istanze provenienti da soggetti privati dovranno essere accompagnate da una perizia asseverata. I successivi controlli formali e sostanziali saranno poi condotti dalla Regione, attraverso il Genio Civile, che provvederà a inviarli al presidente D’Alfonso – nella sua veste di commissario ad acta per l’emergenza – per gli adempimenti propedeutici all’erogazione degli indennizzi.

 

“Per quanto riguarda i danni indiretti – ha aggiunto D’Alfonso – la trattativa con il Governo è in una fase molto avanzata, e stiamo continuando a lavorare su una serie di ipotesi che prevedono sgravi e altri benefici di natura fiscale e contributiva per le imprese”. Da una prima stima, elaborata sulla base dei dati disponibili già trasmessi agli uffici della Regione, il comparto maggiormente colpito è quello agricolo, dove i danni segnalati (che dovranno ora essere verificati e accertati) ammontano a 119 milioni di euro. Quasi 130 milioni di euro, invece, occorreranno per ripristinare la viabilità nelle province di Chieti e Pescara (le prime ad aver concluso il monitoraggio nei rispettivi territori) e molti di più ne serviranno per la provincia di Teramo.

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