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Blackout Abruzzo, stima Authority: ‘Necessari 35-40 milioni per indennizzi’

L’Aquila. Tra i 35 e i 40 milioni di indennizzi alle oltre 160mila utenze in Abruzzo che hanno subito interruzioni di lunga durata di energia elettrica a gennaio, quando la regione è stata investita da nevicate eccezionali.

E’ la stima preliminare calcolata dall’Autorità per l’energia elettrica, il gas e il sistema idrico, presentata nell’audizione alle Commissioni riunite Ambiente e Attività produttiva della Camera.

Gli indennizzi ai clienti (che variano a seconda della durata dell’interruzione e delle caratteristiche del cliente, da 300 euro fino a 6.000) saranno a carico del Fondo eventi eccezionali, alimentato sia dalla clientela attraverso le tariffe sia alle imprese attraverso apposite penalità.

Nella memoria dell’Autorità si sottolinea che lo sforzo per lo sviluppo della rete interrata in Abruzzo “non e’ ancora sufficiente”: “nel 2015 sono state inflitte penalità regolatorie per mancato raggiungimento degli obiettivi di continuità del servizio per 3 milioni di euro per la sola Regione Abruzzo (a fronte di un ammontare di penalità per 21,2 milioni di euro a livello nazionale nello stesso anno)”.

Secondo l’Autorità, è necessario “rivedere la mappa dei rischi da neve e ghiaccio e, conseguentemente, valutare il gap delle linee esistenti, per definire i programmi di investimento mirati all’upgrading delle linee più critiche”.

Ma per rinforzare la rete – fa notare l’Autorità – sarà necessario “un programma di investimenti straordinari, che non potrà che riflettersi anche sulla tariffa di distribuzione”. Servono anche “nuovi meccanismi incentivanti mirati ad aumentare a responsabilizzazione delle imprese distributrici e di Terna, “ma lo sforzo delle imprese dovrà comunque essere accompagnato da politiche pubbliche di sostegno” agli interventi sia di prevenzione sia di gestione dell’emergenza.

Nella memoria consegnata alla Camera viene annunciato infine che entro la fine di febbraio saranno pubblicate le linee guida sulla base delle quali Terna e le imprese distributrici dovranno mettere a punto i piani di lavoro per il miglioramento della resilienza, ossia della capacità della rete elettrica di ritornare velocemente e stabilmente alle condizioni normali di esercizio dopo una condizione di stress.