Quel gesto che sabato 26 novembre sarà riproposto per il quindicesimo anno consecutivo in tutta Italia e in oltre duecento punti vendita dell’Abruzzo: la Giornata Nazionale della Colletta Alimentare, promossa dalla Fondazione Banco Alimentare Onlus insieme alla Compagnia delle Opere Sociali, Associazione Nazionale Alpini, sotto l’Alto Patronato della Presidenza della Repubblica.
La Colletta sarà un gesto di un popolo: volontari del Banco insieme a scout, parrocchie, alpini, le dame vincenziane, operatori della Caritas, studenti, semplici cittadini, per un totale di circa 2 mila persone. Tutti con la famosa pettorina gialla, di fronte a centri commerciali, supermercati, piccoli negozi alimentari per consegnare e ritirare quei sacchetti gialli dentro i quali si chiederà di acquistare e inserire alcuni prodotti precisi: olio, omogeneizzati, alimenti per l’infanzia, legumi in scatola, tonno e carne in scatola, pelati e sughi. Non saranno accettati prodotti freschi, né soldi.
L’elenco dei punti vendita aderenti è sul sito www.bancoalimentare.it.
Quanto donato sarà stoccato nel magazzino del Banco Alimentare a Pescara, che provvederà a donare i prodotti ai poco meno di 33 mila poveri assistiti in Abruzzo tramite 193 enti convenzionati come mense dei poveri, associazioni di volontariato, parrocchie, case famiglia e via dicendo. Gli alimenti raccolti durante la Colletta andranno ad aggiungersi agli altri prodotti che durante tutto l’anno il Banco recupera dalla grande distribuzione organizzata, imprese agroalimentari e Agea, l’agenzia per le erogazioni in agricoltura dell’Unione Europea: alimenti destinati al macero per banali ragioni commerciali o di immagine, ma che invece rappresentano la vita per le tante persone indigenti della nostra regione. Nel 2010, tra questo recupero e la Colletta Alimentare, il Banco dell’Abruzzo ha distribuito ben 2.188 tonnellate di prodotti.
Forte della sua origine cristiana, i promotori considerano la Colletta come speciale occasione educativa e, per questo, ogni anno propongono a volontari e donatori le ormai famose “dieci righe”: una riflessione sul senso di questo gesto. Ecco quelle del 2011:
Il momento storico che stiamo vivendo rimane molto delicato e drammatico. I Poveri sono in costante crescita e sono sempre più prossimi a ciascuno di noi. Non manca solo il cibo, manca il lavoro, la casa e soprattutto sembrano venir meno le ragioni per sperare e per questo si è sempre più soli; una solitudine spesso avvertita da chiunque, poveri o ricchi. Cristo, presente ora, colma quella solitudine, risponde a tutte le esigenze del nostro cuore. Per questa esperienza, proponiamo a ognuno la Colletta Alimentare, perché facendo la spesa per chi è nel bisogno, si ridesti tutta la nostra persona, cominciando a vivere all’altezza dei desideri del nostro cuore.