Lo afferma il consigliere regionale incaricato alla Cultura Luciano Monticelli.
‘Il sostegno pubblico alla cultura, se vogliamo erogarlo che valga veramente la pena, deve interessare necessariamente anche la sperimentazione e l’avanguardia più ardita. Solo così possiamo veramente contribuire alla creazione di una testimonianza originale del nostro tempo, che è uno degli scopi più nobili dell’arte.
Tuttavia, allo stesso tempo, non va trascurata l’attenzione verso quelle testimonianze della cultura popolare che possono cementare l’identità di un territorio: perché l’identità vuol dire coesione sociale e rappresenta un prezioso valore aggiunto in chiave turistica ed anche economica.
Questo vuol dire ad esempio sostegno alla produzione cinematografica visibilmente abruzzese e preservazione del patrimonio demo-etno-antropologico: due campi su cui, anche rispetto ad altre Regioni, scontiamo un pesante ritardo, e su cui stiamo lavorando insieme a partner di alto livello. Ma vuol dire anche valorizzazione delle tradizioni culturali più tipiche: e fra di esse in Abruzzo, come in gran parte del Meridione, c’è sicuramente quella delle bande musicali, che tanto ha fatto nei decenni passati per l’occupazione, l’elevazione, la stessa alfabetizzazione delle masse rurali.
Questo incontro deve essere un punto di partenza perché anche questo ingrediente serva a costruire un’idea d’Abruzzo: per noi che ci viviamo e per chi ci guarda da fuori’, conclude Monticelli.