In particolare si segnala con la presente la grave limitazione del servizio offerto all’utente, che per lo stesso corrisponde tariffa, relativamente ai possibili disservizi derivanti da malfunzionamenti di apparecchiature automatiche, mancanza di informazione in loco all’utente, difficoltà alla circolazione causate da eventi atmosferici o turbative alla viabilità, mancata corresponsione dei resti, possibili gravi limitazioni al transito ed alla circolazione
per effetto di guasti o turbative, e tutte le altre per le quali l’utente trova normalmente un servizio puntuale attraverso la presenza dell’addetto di Stazione’.
Lo dichiarano le organizzazioni sindacali aziendali Strada dei Parchi in in una nota inviata ai quattro prefetti abruzzesi e a quelli di Roma, Rieti, esprimendo la propria contrarietà riguardo alla decisione assunta da chi gestisce la tratte autostradali A24 e A25.
‘Nessuna diversa organizzazione del lavoro o potenziamento dei sistemi automatici e remoti di sorveglianza del traffico potrà sopperire alla mancata presenza del personale addetto.
Tale misura appare ancora più inaccettabile ed incomprensibile, visto lo stato di emergenza in cui sostanzialmente si trova gran parte del territorio attraversato dalla rete per via delle criticità climatiche e simiche che lo stesso vive in questi giorni. Mentre tutte le istituzioni potenziano i presidi territoriali, Strada dei Parchi depotenzia il livello del servizio reso attraverso una determinazione unilaterale ed unica rispetto al panorama delle concessionarie autostradali, dettata esclusivamente da un incomprensibile necessità di massimizzare profitti, depotenziando il livello minimo e necessario del servizio, che a questo punto non appare tale e soprattutto non commisurato al livello della tariffa.
Tale decisione giunge al termine di un lungo contenzioso sul tema, che ha nel tempo visto l’intervento del Ministero delle Infrastrutture e Trasporti con una specifica determina che impediva la misura, determina impugnata da Strada dei Parchi davanti Tar del Lazio che ne ha sospeso l’efficacia ed oggi appellata presso il Consiglio di Stato dallo stesso Ministero.
Vista la gravità della misura ed i riflessi potenziali sulla libera circolazione dei cittadini nonché sulla loro sicurezza rivolgiamo alle Vostre Eccellenze questa breve nota affinché possiate valutare serenamente gli obblighi della concessionaria rispetto a materie delle quali avete massima responsabilità territoriale.
Qualora riteneste necessario un confronto sul tema ci rendiamo immediatamente disponibili’, affermano i sindacati in conclusione della loro lettera.