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Neve, l’Abruzzo dichiara lo stato di emergenza

L’Aquila. La Giunta regionale, nella seduta di questa sera, ha dichiarato lo stato di emergenza regionale di tipo B.

La Protezione civile regionale dalla giornata di domani, venerdì 13 gennaio, avvierà le procedure per la ricognizione delle spese effettuate dai Comuni interessati dall’emergenza meteo, in attuazione dei rispettivi piani neve comunali.

I comuni interessati saranno contattati in base alle comunicazioni pervenute nella sala operativa regionale di apertura dei Coc (Centro operativo comunale).

La decisione è stata assunta in considerazione del fatto che dal primo pomeriggio del 5 gennaio 2017 a tutt’oggi, su gran parte del territorio della Regione Abruzzo, si sono verificate eccezionali nevicate con estesi fenomeni di gelo che hanno comportato la paralisi di numerose attività pubbliche e private determinando di fatto, una situazione di emergenza generale, anche con interruzione di servizi essenziali (rete viaria principale e secondaria, rete ferroviaria, erogazione di energia elettrica ed acqua corrente).

Tant’è che si è resa necessaria l’attivazione delle procedure di emergenza, con l’attivazione del sistema di Protezione Civile Regionale (Sala Operativa, Centro Funzionale, Volontariato), incluse le componenti essenziali dello stesso (Prefetture, Strutture Operative, Amministrazioni Provinciali e Comunali interessate, ANAS, gestori Autostrade, gestori dei Servizi idrici ed elettrici).

La deliberazione della Giunta Regionale, nel prendere atto che i soggetti colpiti hanno dovuto far fronte con propri mezzi e risorse al superamento delle situazioni emergenziali, ha deciso di intervenire finanziariamente a favore dei Comuni che hanno immediatamente attivato i C.O.C. (Centri Operativi Comunali) e dato attuazione ai rispettivi piani neve.

L’entità del contributo regionale sarà stabilita a seguito della quantificazione della spesa sostenuta dai Comuni e in relazione alla disponibilità del bilancio regionale. Il quadro di riparto delle somme disponibili sarà determinate con successive atto della Giunta Regionale

Nel frattempo è atteso un nuovo peggioramento nelle prossime ore in Abruzzo, mentre da domenica a mercoledì prossimo torna alto il rischio neve anche a basse quote

CONFARTIGIANATO: ‘BENE STATO DI EMERGENZA, ORA AIUTI E SGRAVI’

“Accogliamo con soddisfazione la dichiarazione dello stato di emergenza regionale proclamato dalla Regione per l’emergenza maltempo di questi giorni, che ha lasciato l’Abruzzo in ginocchio. Stato di emergenza che la nostra associazione aveva invocato visti i tanti danni, diretti e indiretti, registrati nelle città, nei paesi e anche dalle attività commerciali, a causa della neve e del gelo. Il bilancio è pesantissimo, un vero e proprio bollettino di guerra: saldi rovinati, aziende con danni strutturali, magazzini pieni di merce pagata e invenduta, attività produttive bloccate”.

Lo afferma Confartigianato Abruzzo, auspicando che la calamità possa diventare “occasione di rilancio”.

“Confartigianato – affermano il presidente regionale di Confartigianato ed il delegato al Commercio, Luca Di Tecco e Massimiliano Pisani – chiede un immediato sgravio almeno dei tributi comunali e regionali per le zone più colpite dal maltempo, come Pescara, Chieti e i territori provinciali. Ci sembra quasi logica una decisione di questo tipo visto che la liquidità degli imprenditori a seguito di questo evento è vicina allo zero. Le forze disponibili adesso devono essere utilizzate per fare ripartire la macchina del commercio e del turismo abruzzese, bloccata da troppi giorni”.

“Altra nota dolente – aggiungono – è l’aeroporto di Pescara chiuso mestamente ai primi fiocchi di neve con tanto di aereo tenuto in ostaggio nello scalo. Senza scendere nelle polemiche, le risorse disponibili, oltre che per riparare i danni, dovrebbero essere utilizzate proprio per il rilancio del commercio e del turismo abruzzese. E’ necessario un potenziamento dell’aeroporto, colonna principale dell’indotto turistico. La struttura deve essere dotata di uomini e mezzi specializzati, come spartineve e spargisale. Servono inoltre immediati lavori di potenziamento e miglioramento dell’area accoglienza”.

“La calamità vissuta – proseguono Di Tecco e Pisani – deve essere vista come un’occasione di rilancio, altrimenti rischia di essere il colpo di grazia per la nostra regione. Ora più che mai serve una nuova legge regionale sul commercio, dinamica e al passo con i tempi. Ora più che mai deve essere impedita l’apertura di nuovi centri commerciali.

Ora più che mai serve una legge regionale per far sì che le nuove attività vendano principalmente prodotti abruzzesi, come già avviene a Firenze. Lo slogan dell’artigianato è sempre stato ‘compra abruzzese’; purtroppo – concludono il presidente di Confartigianato e il delegato al settore Commercio – la politica abruzzese degli ultimi dieci anni lo ha dimenticato, vanificando il lavoro e i sacrifici dei nostri artigiani”.