L’ondata di maltempo che ha colpito l’Abruzzo ha comportato infatti l’accumulo di strati di neve fresca su strati di neve precedentemente compattata e già trasformata. Questa condizione del manto nevoso provoca un aumento della instabilità di pendii montani caratterizzati da accumuli di neve con diversa consistenza, umidità e temperatura.
I rilevamenti del servizio Meteomont del Corpo Forestale della regione Abruzzo hanno infatti evidenziato un grado di pericolo 4 su 5 (Forte) per la caduta valanghe soprattutto sul massiccio della Maiella e l’Alto Sangro.
Il rischio è comunque forte su tutti i pendii caratterizzati da una pendenza superiore ai 30 gradi ed in particolare dove la copertura boschiva è particolarmente rada o assente. Si ricorda a chi esce dalle aree attrezzate dei bacini sciistici regionali, che al fine di muoversi in sicurezza in ambienti innevati, è sempre necessario dotarsi di attrezzatura per l’auto soccorso (apparecchio Artva, pala e sonda), consultare il bollettino meteorologico, effettuare un’attenta valutazione sul posto prima e durante l’escursione, perché vari fattori creano e o aumentano il pericolo (quantità di neve fresca, vento, pendenza pendio e variazioni di temperatura).
Inoltre è sempre opportuno non effettuare mai escursioni al di fuori delle piste battute da soli e neppure in gruppi troppo numerosi, è sempre comunque preferibile per un maggior grado di sicurezza, affidarsi ai professionisti della montagna, ossia guide alpine e maestri di sci.