A renderlo noto è il ricercatore Aldo Ronci.
In valori percentuali gli stranieri in Abruzzo sono cresciuti dello 0,14% valore pari a circa la metà di quello nazionale che è stato dello 0,23%. In Abruzzo il rapporto tra stranieri e popolazione è stato del 6,51% di gran lunga più basso dell’8,29% italiano.
I cinque gruppi più numerosi di stranieri sono i romeni con 27.003 (31%), gli albanesi con 12.752 (15%), i marocchini con 7.314 (8%), i macedoni con 4.874 (6%) e i cinesi con 4.263 (5%). La provincia che vede la presenza del maggior numero di stranieri è L’Aquila con 24.183 unità; segue Teramo con 23.957, Chieti con 20.584 e Pescara con 17.639.
Le variazioni del numero degli stranieri nelle province abruzzesi sono state del tutto disomogenee, L’Aquila (-174) e Pescara (-114) hanno subito una flessione, Teramo (+17) è rimasta stabile mentre Chieti (+389) è cresciuta.
La distribuzione degli stranieri a livello provinciale tra i quattro gruppi nazionali più numerosi evidenzia una presenza di ben otto nazionalità. Tra i gruppi più numerosi l’unico ed essere presente i tutte e quattro le province è quello romeno che varia dagli 8.233 di Chieti ai 4.949 di Pescara.
I gruppi più consistenti tra i quattro gruppi nazionali più numerosi non presenti in tutte e quattro le province sono: a Teramo gli albanesi con 5.007 unità e i cinesi con 2.562 occupati per la gran parte nell’industria manifatturiera; all’Aquila i marocchini e i macedoni che con 3.964 e 2.718 si concentrano soprattutto nella Marsica dove lavorano nell’agricoltura; a Pescara gli ucraini con 1.510 e i senegalesi con 1.160; a Chieti i polacchi con 709 unità.
Nel 2015, nei comuni con più di 15.000 abitanti, gli stranieri crescono a Vasto (+329; +15,13%), Avezzano (+153; +4,44%), Silvi (+27; +2,24%), San Salvo (+21; +1,29%), Giulianova (+20; +1,45%), Roseto (+11; +0,62%), Spoltore (+1; +0,14%); rimangono stabili a Montesilvano; decrescono a Sulmona (-64; -4,16%), Martinsicuro (-101; -4,03%), Francavilla (-32; -2,04%), Lanciano (-25; -1,73%) ed Ortona (-16; -1,44%).
La crescita più elevata, sia in valore assoluto che in valore percentuale, è stata registrata a Vasto, mentre Sulmona registra il peggior risultato in valore percentuale e il secondo peggior risultato in valore assoluto.