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Meeting Rimini: dopo gli arrosticini dall’Abruzzo arrivano le pallotte cace e ov

Dopo aver fatto scoprire a mezza Italia la bontà degli arrosticini, dopo aver proposto con orgoglio le sagne e fagioli, il 2011 sulla riviera romagnola sarà l’anno delle “pallotte cace e ove”: questo gustosissimo piatto della tradizione nostrana – le irresistibili polpette di uova, formaggio e pane con il sugo di pomodoro – rappresenta la novità culinaria di Luntane cchiù luntante, il ristorante abruzzese all’interno del Meeting di Rimini che si svolgerà dal 21 al 27 agosto prossimi alla Fiera di Rimini. L’edizione 2011 della kermesse avrà per tema “E l’esistenza diventa un’immensa certezza”.

Promosso come sempre dalla Fondazione Santa Caterina, che gestisce la scuola paritaria Domus Mariae di Pescara, in collaborazione con la Regione Abruzzo, a partire dal 2005 il ristorante rappresenta una formidabile occasione dei promozione della nostra regione, in una piazza come quella del Meeting che solamente nel 2010 ha fatto registrare 700 mila visitatori in una settimana. A quanti l’anno scorso hanno scelto Luntane cchiù luntane, tra cui molti vip ospitati nell’apposita sala riservata, sono stati serviti ben 70 mila arrosticini, 8.200 piatti tra caserecci al sugo di castrato e pasta e fagioli, per un totale di 12 mila i coperti serviti in un’area che può ospitare fino a 500 posti a sedere, oltre ai cinquanta della sala vip. Numeri che si spera di eguagliare anche quest’anno.
Come in passato, inoltre, l’iniziativa è anche un’opportunità per sostenere le attività didattiche dell’Istituto Domus Mariae di via Manzoni a Pescara. Il tutto grazie al lavoro volontario di circa centocinquanta tra amici e genitori della scuola, lieti di spendere le loro ferie in questo modo divertente ma anche impegnativo.
Nei vari menu proposti, non mancheranno gli arrosticini, specialità diventata un vero e proprio “must” al Meeting, le sagne e fagioli, i vari salumi e formaggi locali, ma la vera novità è rappresentata dalle “pallotte cace e ove”, altra tipica specialità della nostra terra. Il tutto, come sempre, annaffiato da Montepulciano e Trebbiano d’Abruzzo. Come nelle ultime due edizioni, non mancherà la sala vip, l’area riservata agli ospiti del Meeting, dove nelle ultime edizioni sono passati vari ministri, parlamentari, esponenti della cultura, rappresentanti istituzionali.
“Per il sesto anno – ha spiegato Paolo Datore, presidente della Fondazione Santa Caterina – portiamo l’Abruzzo del gusto in una piazza significativa: è un’operazione che ci inorgoglisce, sia perché abbiamo fatto scoprire a migliaia e migliaia di visitatori una terra e una cultura gastronomica forse ancora poco conosciuta, sia perché in tanti anni abbiamo stretto amicizie, scoperto nuovi rapporti, ottenuto grande consenso, come dimostrano inequivocabilmente i numeri. Il tutto “condito” da una missione nobile: sostenere le attività della nostra scuola a Pescara. Invitiamo tutti – conclude il presidente – a venirci a trovare al Meeting, sia per fare esperienza di bellezza grazia ad una manifestazione davvero ricca di eventi, sia per gustare ancora una volta i migliori sapori d’Abruzzo”.
“Il Meeting di Rimini – ha dichiarato l’assessore Alfredo Castiglione – rappresenta un momento importante prima della ripresa di settembre, in modo particolare con l’attuale situazione internazionale. Saranno trattati, come al solito, temi di primaria importanza nei vari settori, come ad esempio la finanza ed i trasporti”. “Una grande intuizione quella di inserire nel Meeting, ormai da diversi anni, – ha aggiunto Castiglione – il ristorante abruzzese, una bella opportunità per promuovere i prodotti eno-gastronomici abruzzesi. Importante il contributo offerto in questo senso ab origine dalla nostra consigliera regionale Federica Chiavaroli. Davvero effervescente il movimentismo culturale della Compagnia delle Opere, tanto a livello nazionale quanto regionale”. “Il tema di quest’anno – ha concluso Castiglione – che ruota intorno alla certezza, mi auguro sia di auspicio per la certezza che vorremmo avere per i nostri figli, di un futuro migliore e di una realtà più rassicurante”.