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Oltre 3mila posti di lavoro in arrivo. Le donne danno forza all’occupazione in Abruzzo

Il mercato del lavoro in Abruzzo tiene, soprattutto grazie alle donne lavoratrici che, nell’ultimo anno, hanno tagliato un traguardo storico, toccando quota +10mila unità, pari al 5 per cento, contro la media nazionale dell’1,9 per cento.

A ribadirlo, questa mattina, sono stati il presidente della Regione Gianni Chiodi e l’assessore alle Politiche del Lavoro Paolo Gatti, intervenuti alla presentazione dell’indagine trimestrale di Unioncamere “Exelsior”. Uno studio che ha evidenziato un dato incoraggiante: tra luglio e settembre, le imprese abruzzesi saranno in grado di offrire 3.300 nuovi posti, tra stagionali e non, soprattutto per i giovani sotto i 30 anni.

I dati forniti da Unioncamere Abruzzo e da Italia Lavoro hanno confermato, dunque, il trend positivo dell’occupazione nel territorio regionale.

“Il 5 per cento in più di donne” ha commentato il Governatore “è un risultato eclatante che non può essere disgiunto dalla politica di sostegno che la Regione ha inteso promuovere. La sensibilità delle forze produttive ha fatto il resto. Fa riflettere, tuttavia, la difficoltà manifestata dalle nostre imprese a trovare determinate figure professionali. Su una richiesta specifica di 900 unità saremo in grado di soddisfarne il 60 per cento. Ecco perché ribadisco la nostra volontà ad investire ulteriormente in politiche che favoriscano l’inserimento dei giovani nel mondo del lavoro, suggerendo anche i percorsi formativi più utili al fine dello sbocco occupazionale”.

Chiodi ha sottolineato come da parte delle piccole imprese vi sia una maggiore propensione all’assunzione a tempo indeterminato di professionalità con esperienza. Tiratina d’orecchie per coloro che, anche nel sindacato, optano per soluzioni conservative più che innovative o che propugnano la “retorica della lamentazione corporativa”.

L’assessore Gatti ha poi annunciato che la Regione sta predisponendo un “Piano giovani” per un totale di 12 milioni di euro, che prevede 3mila nuove opportunità occupazionali per i giovani abruzzesi.

“In Abruzzo” ha detto “tiene anche il dato sulla disoccupazione, pari all’8,8 per cento, contro l’8,6 dell’Italia”. L’ottimo recupero delle donne è legato, secondo l’assessore regionale, a tre interventi specifici portati avanti dalla Regione: autoimprenditorialità femminile, incentivi all’assunzione delle donne, conciliazione tempi vita/lavoro: “azioni già realizzate e che continueremo a realizzare”. Gatti ha definito, invece, “stucchevoli e inutili” i raffronti tra la situazione del 2008 (prima della crisi) e quella attuale ed ha assicurato che, proprio per rendere la formazione funzionale al lavoro, c’è l’impegno a ripartire dalla scuola con progetti innovativi da concertare con la nuova dirigente scolastica regionale, Giovanna Boda.

I 3.300 nuovi posti di lavoro saranno così ripartiti fra le quattro province abruzzesi: 1.200 circa a Chieti, 740 e più a Teramo, 670 rispettivamente all’Aquila e Pescara. Le figure più richieste riguardano i settori turismo, servizi alla persona ed agroalimentare.