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Troppi parti cesarei in Abruzzo: arriva il Percorso Nascita

La regione Abruzzo registra uno dei più alti numeri di parti cesarei in Italia. “Nel 2009” conferma il sub Commissario alla Sanità Giovanna Baraldi “il tasso grezzo dei parti primari, nelle nostre strutture, mostra una media del 34 per cento, che risulta superiore a quella nazionale del 29 per cento. Inoltre, tra le singole strutture, si evidenzia una grande variabilità che va dal 30 fino addirittura al 60 per cento”.

Proprio nell’ottica di un sistema sanitario puntuale ed efficiente, il Commissario ad acta e presidente della Regione Abruzzo, Gianni Chiodi, sta lavorando con i propri Uffici alla definizione di un Piano sul “Percorso nascita”.

“L’Organizzazione mondiale della Sanità” spiega “ha individuato nel miglioramento della qualità della vita della madre e del bambino uno degli obiettivi sanitari prioritari e la Regione si sta attivando per realizzare un Piano efficace, attraverso l’analisi e la conoscenza dei problemi del percorso nascita, per l’individuazione delle soluzioni migliori e più moderne”.

I parti cesarei sono particolarmente elevati laddove il numero di bambini nati è più basso e in Abruzzo “vi è sicuramente un abuso”. Nasce da qui l’idea di un Piano sul “Percorso nascita”, che punta a razionalizzare la rete delle strutture ospedaliere e territoriali, con un’attenzione particolare all’emergenza-urgenza e ad un programma di educazione e di formazione sanitaria.

“E’ necessario” aggiunge Chiodi “avviare un processo di valutazione e sorveglianza di indicatori di qualità e di esito. Nei prossimi giorni la proposta verrà presentata per la discussione ai professionisti, responsabili delle unità operative coinvolte, al fine di giungere, con il loro contributo tecnico-scientifico e di esperienza, ad un progetto credibile e realizzabile”. “E’ l’ulteriore dimostrazione di come questo Esecutivo continui a promuovere su tutto il territorio regionale una sanità migliore, di qualità, in grado di rispondere in maniera adeguata ad ogni necessità della comunità abruzzese”.