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Abruzzo, Febbo e Sospiri su Garanzia Over 30: ‘Clamorose gaffe della Regione’

Pescara. “Solo 15 giorni fa l’assessore “ribelle” Gerosolimo presentava con grande soddisfazione, l’attivazione, peraltro mediante una Determina dirigenziale, del bando “Garanzia Over 30”; peccato però che all’entusiasmo del componente dell’esecutivo regionale (forse anche per cancellare la bruttura della terzultima posizione tra le regioni a non aver speso i fondi europei) faccia da contraltare l’ennesima figuraccia di una Regione che brilla, si fa per dire, per l’assoluta mancanza di trasparenza, ancora più grave in considerazione della materia trattata, ovvero i fondi per i disoccupati”.

E’ quanto dichiarano il presidente della commissione di Vigilanza, Mauro Febbo e il Capogruppo di Forza Italia, Lorenzo Sospiri che spiegano come basta andare sul sito di Abruzzo Lavoro e leggere l’articolo dedicato al bando dove a un certo punto si spiega come l’Assessore Gerosolimo, abbia voluto riservare particolare attenzione alle aree interne e alle aree di crisi.

A questo riguardo è stata pubblicata una tabella (allegato A) che contiene i Comuni rientranti nelle Aree interne e di Crisi del territorio regionale. Aprendo la tabella si legge una lunga lista di Comuni con la relativa classificazione (area interna/di crisi non complessa/di crisi complessa) e il riferimento normativo ed è qui che si concretizza l’ennesima brutta figura del governo regionale: viene indicata infatti una delibera di giunta, la n. 684 del 2016 del 29/10/2016, che avrebbe individuato (il condizionale è d’obbligo) “i territori delle aree di crisi industriali non complesse ammesse alle agevolazioni di cui alla legge 15/5/ 1989 n.181”.

Peccato però che l’atto, a tutt’oggi, non è stato pubblicato sul sito della Regione Abruzzo, nonostante sia del 29.10 2016, alla faccia della trasparenza e della legalità.

Anzi è davvero strano constatare che manca proprio quella delibera essendoci un buco tra la n.683 e la n.685; quindi non è possibile reperire i criteri in base ai quali i comuni vengono classificati, mettendo a rischio ricorsi amministrativi (e non solo amministrativi chiaramente) lo stesso con i conseguenti ritardi”.

“Purtroppo, non si tratta del primo caso visto che ormai gli episodi di mancata trasparenza (e legalità) denunciati continuamente, stanno diventando una stucchevole consuetudine di questo governo regionale che si dimentica sistematicamente di rendere pubblici atti e documenti.

Probabilmente in questo caso l’ansia di mostrare all’opinione pubblica che si sta lavorando ai bandi europei e all’impegno dei fondi comunitari, che vedono con l’Abruzzo in clamoroso ritardo, ha prodotto questa clamorosa gaffe.

La fretta – concludono Febbo e Sospiri – è cattiva consigliera dice una massima popolare e per questo consigliamo al presidente e ai suoi assessori di prestare maggiore attenzione ma soprattutto di avere maggiore rispetto dei cittadini e delle Istituzioni”.