Dell’organismo fanno parte il Tribunale per i minori, l’Anci in rappresentanza dei Comuni, le 8 equipe di affido e le associazioni di famiglie affidatarie. L’obiettivo è promuovere l’utilizzo dell’affido per quei minori che vengono allontanati temporaneamente dalle proprie famiglie.
In Abruzzo, infatti, in 2 casi su 3, i minori vengono ancora trasferiti in case famiglia o altre strutture di accoglienza.
“Un rapporto – ha sottolineato l’assessore alle politiche sociali Marinella Sclocco – che vogliamo invertire, attraverso una serie di azioni condivise di sensibilizzazione e coordinamento, che mirano a far conoscere e diffondere questo strumento, molto utilizzato soprattutto nelle Regioni del Nord. E che racconta esperienze positive sia da parte dei bambini, sia delle famiglie che li accolgono”.
Le iniziative che saranno messe in campo vedono al centro i Comuni, cui spetta la gestione delle singole situazioni.
Nel protocollo siglato oggi, tra gli altri punti, viene garantita, a esempio, la certezza dei sostegni economici alle amministrazioni – molte delle quali non hanno le risorse necessarie a supportare gli affidi – e delle coperture assicurative alle famiglie affidatarie.
E’ prevista anche la formalizzazione di un percorso di assistenza per i neo maggiorenni che devono lasciare le strutture, per i quali lo scorso anno è stata approvata una legge regionale che ha istituito un apposito fondo.