Sulmona. “Uno schiaffo ai pendolari e una pacca sulla spalla di Trenitalia. E’ questa la migliore fotografia del nuovo orario invernale di Trenitalia proposto dalla Regione Abruzzo e, naturalmente, accettato dalla società che gestisce il trasporto regionale su ferro che entrerà in vigore il prossimo 11 dicembre.
Di fatto il nuovo orario penalizza fortemente i pendolari abruzzesi. Si tratta di un evidente arretramento delle politiche regionali in tema di mobilità: si va dalla riduzione dei treni, alla scarsa capacità del nuovo orario di rispondere a pieno alle esigenze dei pendolari fino al colpevole allungamento dei tempi di percorrenza.
Sotto questo aspetto, il nuovo orario invernale di Trenitalia Abruzzo non riesce affatto a dare quelle risposte in tema di servizio che i pendolari attendono da anni”.
E’ quanto scrive in una nota il Comitato spontaneo dei pendolari Sulmona-Pescara.
“Non entriamo nel merito di un contratto di servizio che prevede costi più alti rispetto al passato a dispetto dei 300 mila chilometri in meno che è chiamata a percorrere Trenitalia, ma il nuovo orario così pensato, scritto e sottoscritto – afferma il comitato – è un pugno allo stomaco di migliaia di cittadini abruzzesi che in tutti questi anni hanno mostrato una grande maturità raccogliendo l’appello a servirsi del trasporto pubblico.
Dopo anni di regolarità di servizio, siamo costretti a pagare il prezzo di un capriccio politico che ha preteso e naturalmente ottenuto da Trenitalia un (presunto) collegamento super veloce Pescara-Roma in 3ore e 22 minuti. I pendolari che pagano il prezzo più alto, manco a farlo apposta, sono quelli della linea Sulmona-Pescara.
In questa tratta, tradizionalmente e storicamente trafficata, si registrano le penalità più evidenti: soppressione di 6 treni, di cui 4 ad altissima incidenza pendolari.
Un esempio, Trenitalia e Regione Abruzzo hanno deciso la soppressione del treno in partenza da Sulmona alle 7:25 e arrivo a Chieti alle 8:15 e Pescara 8:30 ad altissima frequenza, vitale per lavoratori e studenti; allungamento dei tempi di percorrenza della tratta.
Si va da 1 ora e 22 minuti fino a 1 ora e 37 minuti per una media di 1 ora e 27 minuti, 15 minuti in più rispetto alla media attuale. Dieci anni fa per raggiungere Pescara da Sulmona il treno impiegava poco più di un’ora. aumento del 10/15% del biglietto ordinario di viaggio.
L’aumento è scattato qualche mese fa, una sorta di antipasto all’indecoroso piatto che Trenitalia e Regione Abruzzo hanno propinato qualche mese dopo a migliaia di pendolari; la soppressione dei treni, inoltre, non porterà ad un miglioramento del materiale rotabile, che rimarrà lo stesso a fronte di una utenza costretta a subire un riduzione dell’offerta.
L’orario invernale varato da Trenitalia e Regione Abruzzo – si legge ancora nella nota – mostra la totale insensibilità della società e dell’istituzione regionale alle ragioni e alle istanze di migliaia di lavoratori e studenti. Ed è per questo motivo che chiediamo ai rappresentanti politici del territorio di farsi portavoce del grave dissenso dei pendolari in merito al nuovo orario.
Chiediamo – conclude il comitato – che il sindaco di Sulmona si faccia capofila dei sindaci della Valle Peligna e dei comuni della tratta Sulmona-Pescara per chiedere alla Regione Abruzzo e a Trenitalia di rivedere l’impianto dell’orario invernale in modo da renderlo più rispondente alle esigenze dei pendolari”.