A denunciarlo è il vice capogruppo regionale dell’Italia dei Valori, Lucrezio Paolini, secondo il quale “se Chiodi non vuole più partecipare ai lavori del Consiglio, non ha che da dirlo. Anzi, è sufficiente che rassegni le proprie dimissioni e al suo posto gli abruzzesi non avranno difficoltà a scegliere di meglio. Certamente qualcuno che avrà voglia di lavorare e soprattutto rispetto per le Istituzioni democratiche. Non valgono giustificazioni di legittimo impedimento! Chiodi deve stare in Aula al massimo tre volte al mese e, se non partecipa, va stigmatizzato il suo comportamento negativo. Tra l’altro, il Question Time ha un costo, come tutti gli istituti di rappresentanza popolare, per cui al rispetto dovuto alle Istituzioni va aggiunto quello per il denaro pubblico, che non può essere sperperato per colpa di un presidente che non ha voglia di lavorare e, per di più, assenteista”.