Diabete, in Abruzzo 90mila malati: congresso regionale a Celano

Celano. Meno ospedale e più ambulatorio, gestione multidisciplinare e cure differenziate, miglioramento della rete delle attività sul territorio.

Temi che saranno il filo conduttore del 26esimo congresso regionale dei diabetologi abruzzesi, in programma sabato 22 ottobre a Celano, all’hotel Le Gole, a partire dalle ore 9.00, promosso dal servizio di diabetologia dell’ospedale di Avezzano, diretto dal dr. Vincenzo Paciotti, alla presenza di specialisti di caratura nazionale e internazionale.

Vi saranno oltre 100 studiosi del settore che si confronteranno, all’ombra del Castello Piccolomini, al cospetto, tra gli altri, dell’assessore regionale Silvio Paolucci, del direttore dell’agenzia sanitaria regionale, Alfonso Mascitelli, del Manager della Asl, Rinaldo Tordera.

Il focus regionale sul diabete, malattia che in Abruzzo riguarda oggi circa 90.000 persone, nasce dalla necessità di correggere un’impostazione i cui squilibri sono dimostrati da alcuni dati: l’assistenza dei diabetici assorbe il 10% dell’intera spesa sanitaria nazionale e il 60% di tali costi è dovuta a un numero eccessivo e improprio di ricoveri ospedalieri.

L’attività ambulatoriale (al di fuori dell’ospedale) assorbe invece appena il 13,5% dei fondi e il materiale, utilizzato dai malati per controllarsi autonomamente (strisce glicemiche, aghi ecc.), pesa per una percentuale molto modesta, attestata attorno al 6,2%.

Storture da rimuovere tramite percorsi di assistenza multidisciplinari, con la gestione del malato da parte di specialisti di diverse branche, potenziamento dell’archivio informatico regionale (in cui in Abruzzo sono già inseriti circa 70.000 pazienti) e miglioramento dell’organizzazione di lavoro.

Il servizio di diabetologia dell’ospedale di Avezzano, in questo senso, è uno dei reparti che hanno da tempo tracciato la nuova rotta, formando personale infermieristico, migliorando il lavoro integrato tra reparti e assicurando sul territorio, tramite 9 punti di erogazione, la distribuzione del materiale utilizzato dai malati (strisce e altri ausili per misurare i valori di glicemia).

In questo modo si evitano agli utenti disagi e spostamenti di parecchi chilometri, soprattutto per quelli che risiedono nelle zone periferiche. Il servizio ospedaliero di Avezzano segue attualmente 15.000 malati, di cui 5.550 vengono visitati almeno una volta l’anno.

Di particolare importanza l’ambulatorio, all’interno dell’ospedale, dedicato al piede diabetico (una complicanza della malattia) che assiste circa 750 pazienti. “Serve sempre più una gestione organizzata”, afferma Paciotti, “che migliori la qualità della vita dei malati, con trattamenti diversificati, in ambulatorio o in ospedale, e che riduca le degenze, quando necessarie, consentendo al paziente di essere curato al di fuori delle strutture sanitarie e con l’adozione di tragitti terapeutici ben definiti”.

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