Nel mirino del consigliere Regionale Domenico Pettinari del M5S c’è TUA, l’azienda unica di trasporti che, si legge in una nota del M5S ‘a differenza degli annunci della maggioranza, rappresenta il grande fallimento della Giunta D’Alfonso sotto tutti i punti di vista. Una grande opera di carta che si regge sulle chiacchiere. I fatti sono una diminuzione dei servizi e un bilancio precario’.
“Abbiamo analizzato le carte nel dettaglio dei costi – continua Domenico Pettinari – un’analisi che ha portato alla luce una serie di incongruenze tra le parole e i numeri e che dimostrano ancora una volta come questo Governo regionale vuole spacciare il piombo per oro facendo credere agli abruzzesi qualcosa che nei fatti non esiste”.
‘Per ridurre i costi della produzione si ridimensiona il personale, con un totale di 1.587 unità rispetto alle 1.610 precedenti, colpendo un settore già sottodimensionato, come dimostrano gli articoli degli ultimi giorni in cui i sindacati lamentano la mancanza di personale. Ma come se non bastasse in una società appena istituita si bandiscono tre selezioni per un Direttore amministrativo, finanza e controllo, un Direttore delle risorse umane, un Direttore generale, così da portare al 2015 la dotazione dirigenziale della società a 10 Dirigenti, con un costo complessivo di 1.050.560,60 euro l’anno. E si pensa anche di aumentare il Premio di risultato passando dagli 877mila euro previsti al 31.12.2014 a 1 milione e 45 mila euro previsti al 31.12.2015. In un’azienda, che come vedremo è fondata su carta velina una scelta di questo tipo non può che essere sinonimo di una mala gestione delle risorse del personale.
Andando avanti nell’analisi dei bilanci TUA ci accorgiamo dell’enorme castello di carta.
Nei bilanci di TUA S.p.A., infatti troviamo alcune voci di credito verso le aziende controllate.
Tra queste c’è la Sistemi Srl, detenuta al 75,19%, che si occupa di vendita e distribuzione dei titoli di viaggio e pulizia di autobus e immobili. L’azienda ha chiuso il proprio bilancio al 31.12.2015 con una perdita pari a 656.293 euro. Una situazione critica, se si pensa che la Sistemi Srl deve a TUA S.p.A. 3.248.037 euro. Credito che con un bilancio così nettamente passivo potrà difficilmente saldare. Eppure nel bilancio TUA S.p.A. posta nell’attivo tale cifra che la Sistemi dovrebbe dare considerandola riscuotibile.
Stessa situazione anche con la Società Sangritana S.p.A., detenuta al 100% da TUA S.p.A.. L’Azienda che si occupa del servizio noleggio da rimessa con conducente e ogni altra attività accessoria, affine, complementare e strumentale allo sviluppo del turismo. La Sangritana S.p.A. deve a TUA S.p.A. oltre 677 mila euro, ma ha chiuso il proprio bilancio al 31.12.2015, con un attivo pari a 3.752 mila euro. Una cifra molto lontana dal debito verso TUA S.p.A., che non ne garantisce certo il saldo. Ma anche in questo caso il bilancio di TUA S.p.A. è ottimista e pone tale credito che ha nei confronti di Sangritana S.p.A. nell’attivo considerandolo totalmente riscuotibile.
Ultima la Autoservizi Cerella Srl, detenuta al 51,58% da TUA S.p.A., che si occupa del trasporto pubblico locale e gestisce concessioni regionali, ministeriali ordinarie e stagionali, che nonostante abbia chiuso il proprio bilancio al 31.12.2015, con un utile di euro 39.505, ne deve euro 379.781 alla TUA S.p.A.. Anche in questo caso, dunque, risulta difficile che la società riesca ad adempiere al proprio debito verso TUA S.p.A.. Insomma TUA S.p.A., ha tra i crediti nei confronti delle imprese controllate poste alla stato patrimoniale attivo, oltre 4 milioni e 600 mila euro. Un attivo che però come abbiamo visto, carte alla mano, è molto difficilmente riscuotibile poiché a doverlo sono aziende che hanno o un enorme disavanzo o un utile molto lontano dalla cifra da versare a TUA S.p.A.. Ma la TUA si sarà tutelata da questa catastrofe annunciata? Anche a questa domanda ci rispondono le carte. Sempre in preda all’ingiustificato ottimismo l’azienda di trasporti regionale ha stanziato al “fondo rischi” dello stato patrimoniale passivo solo 70.000 euro per rischio perdite nei confronti delle società controllate. Perciò neanche gli spiccioli dell’intero credito che TUA S.p.A. ha verso le sue partecipate.
Non sono solo le partecipate il fuoco amico di TUA S.p.A., infatti dal Bilancio consuntivo si legge che anche alcuni clienti ed Enti devono una sostanziale somma all’azienda. Al 2015, infatti, ci sono ancora crediti da riscuotere verso clienti (rivenditori autorizzati, pubblicità, corrispettivo verso Trenitalia S.p.A., rimborso verso fornitori) per 3.624.606 euro. Crediti che nel corso dell’anno sono stati già svalutati per euro 8.035.635 rispetto al 31.12.2014, con il fondo svalutazioni crediti posto in bilancio.
Provocando sicuramente un danno all’azienda. Si aggiunge a questa situazione quella dei crediti verso i controllanti posti in bilancio che al 31.12.2015 ammontano ad euro 34.830.680, per contributi da parte della Regione Abruzzo da versare. Di questi ben 17.157.687 euro risalgono a esercizi pregressi, non indicati e per 13.175.856 euro già svalutati attraverso il fondo rischi ed oneri.
Dunque per la restante parte di circa 4 milioni di euro si presume una difficile riscossione da parte dell’azienda. Come i crediti verso altri per euro 5.818.388 che sostanzialmente afferiscono a euro 1.901.907 per contributi in conto esercizio e euro 782.227 per contributi per personale da parte del Comune di Pescara e euro 1.240.413 da parte del Ministero dei Trasporti, già oggetto di svalutazione nel corso dell’esercizio per euro 9.423.357, con il fondo svalutazioni rischi.
Insomma Enti, clienti e partecipate devono a TUA S.p.A. milioni di euro, che nonostante siano crediti difficilmente riscuotibili vengono tranquillamente postati allo stato patrimoniale attivo.
Infine troviamo in bilancio al 31.12.2015 un credito verso l’Erario per rimborso IVA, IRAP e accise sul gasolio, per 7.898.751 euro, ma anche questo già svalutato nel corso dell’esercizio per euro 764.277, con il fondo svalutazioni crediti. Dunque anche per questo appaiono perplessità sulla fattibile riscossione da parte di TUA S.p.A..
Non aumenta il numero dei viaggiatori su TUA S.p.A. e dalle voci poste in bilancio possiamo affermare che con la costituzione di TUA S.p.A. non si sia fatto molto per incrementare i ricavi dal traffico dei viaggiatori e ridurre le irregolarità di viaggio. Se da una parte infatti si annuncia che le corse tagliate sono solo doppioni, dall’altra il numero degli abruzzesi che usufruisce di TUA S.p.A. sono bassissimi molti dei quali viaggiano anche senza adempiere al pagamento della corsa anche a causa dei non sufficienti controlli sui mezzi di trasporto pubblico.
Nel dettaglio vediamo che portando i km percorsi su autolinee extraurbane da 21.801.638 rendicontati al 31.12.2014 a 21.673.583 del 31.12.2015, le autolinee suburbane passano da km 5.111.804 del 31.12.2014 a 5.077.259 del 31.12.2015 e le autolinee nel Comune di Pescara da km 1.706.748 del 31.12.2014 a 1.697.735 del 31.12.2015, abbiamo una riduzione dell’entrata da autolinee di euro 336.846, dei servizi turistici (noleggio autobus) di euro 303.044 e introito da noleggio autobus urbano pari a 0.
Perciò al diminuire dei km diminuisce il numero di entrate, un dato che va in contraddizione con quanto sempre affermato dal Governo regionale. Infatti se fosse realmente solo la corsa doppione eliminata, le entrate non avrebbero dovuto subire variazioni.
Ma i numeri ci dicono altro. Inoltre contestualmente si registra un aumento delle irregolarità riscontrate pari a 200.518 euro (+ 4.638 rispetto al 31.12.2014) pari a quasi il doppio della somma posta alla voce ricavi da tessere pari ad euro 107.316. Diminuiscono dunque gli usufruitori delle corse, ma aumenta il numero di chi non paga la corsa.
Per quando riguarda i debiti invece nel rendiconto al 31.12.2015 troviamo ben 37.155.764 euro verso i fornitori, con un incremento nel corso dell’esercizio di 7.638.538 euro. Un incremento che avviene dopo la fusione. Dei quali per tributi 2.208.095 euro, con un incremento nel corso dell’esercizio di euro 754.949; verso istituti di previdenza per euro 3.851.394 (oneri sociali e ferie maturate e non godute), con una variazione nel corso dell’esercizio di euro 59.520; verso altri (personale per ferie non godute e retribuzioni nel 2016, sovvenzioni ministeriali ex legge 297/78 e IVA su fatture) per euro 25.606.575, con un incremento nel corso dell’esercizio di euro 2.278.958 e infine per ratei e risconti passivi (finanziamenti per acquisto di materiale rotabile e autobus) per euro 32.298.757, con una variazione nel corso dell’esercizio di più euro 431.126. Gli incrementi che abbiamo analizzato, sono tutti post fusione. Questo dovrebbe far riflettere sui vantaggi che la fusione delle tre aziende ha portato al trasporto pubblico locale abruzzese.
Particolare perplessità tra le voci poste al costo della produzione troviamo la voce “Risarcimenti danni – indennizzi assicurativi” che passa da euro 82.666 al 31.12.2014 a euro 257.738 al 31.12.2015; la voce “Pneumatici e lubrificanti” che passa da euro 588.338 al 31.12.2014 a euro 1.107.980 al 31.12.2015 e la voce “Ricambi” che passa da euro 3.082.558 al 31.12.2014 a euro 3.724.050 al 31.12.2015, ma con la costituzione di TUA S.p.A. non si era puntato molto all’internalizzazione di tali servizi per ridurne i costi.
Mentre nella voce “Manutenzioni” nel settore ferroviario troviamo che passa da euro 495.954 al 31.12.2014 a euro 1.235.444 al 31.12.2015. Se in precedenza per le tre società i risarcimenti danni e gli indennizzi assicurativi erano di 82 mila euro, come mai post fusione lievitano a 257 mila euro? Anche in questo caso, come nel caso dei debiti la fusione ha portato ad un incremento dei costi di produzione.
Ma come è stato investito l’utile prodotto dall’azienda al 31.12.2015, circa 19 mila euro? La Giunta regionale e i vertici aziendali hanno deciso di spendere ben 26.275 mila euro per l’organizzazione in grande stile di un evento pubblico realizzato nel 2016 dove si illustrava appunto il rendiconto consuntivo al 31.12.2015 e l’utile conseguito di 19 mila euro. Non è uno scherzo, è proprio così, si sono spesi oltre 26 mila euro per festeggiare un utile di 19 mila’.
“Quello che proponiamo” spiega Domenico Pettinari “è una reale razionalizzazione dei costi. Riposizionando il personale amministrativo in esubero nei settori dove c’è necessità. Tagliando la dirigenza, nei costi e nei numeri senza procedere a nuovi incarichi dirigenziali.
L’efficientamento dei mezzi in dotazione valorizzando l’officina interna della TUA, che dispone di attrezzature e personale qualificato, senza affidamenti esterni con costi onerosi e ingiustificati.
Inoltre l’officina interna TUA potrebbe essere potenziata per lo snellimento delle pratiche burocratiche e conseguentemente essere aperta alle partecipate che dispongono di mezzi di servizio garantendo un introito esterno, come le aziende a cui è affidata la pulizia della strada o i mezzi del personale di servizio degli enti locali.
La regione dovrebbe, inoltre, farsi promotrice presso i comuni del territorio di un serio e responsabile piano di mobilità che incentivi l’utilizzo del servizio pubblico per i cittadini portando un introito maggiore all’azienda e rendendo la qualità della vita più sostenibile. Aumentando presso i mezzi urbani ed extra urbani i controlli che ne limitino l’utilizzo abusivo.